Il 10 settembre 1961 a Monza un grave incidente si verifica durante il Gran Premio d’Italia di F1. La Ferrari di Wolfgang Von Trips viene tamponato dalla Lotus di Jim Clark e, dopo due terribili testacoda, vola ad oltre duecento chilometri all’ora contro la rete di protezione. Piomba come un missile tra gli spettatori uccidendone 13 e facendo un aventina di feriti. Von Trips viene scaraventato fuori dall’ auto e finisce sulla pista dopo venti metri di volo morendo. La sua Ferrari intanto rotola di nuovo in pista. Jim Clark riesce ad evitarla, il pilota inglese Gerald Ashmore la centra in pieno, ma il destino è dalla sua parte e le ferite fortunatamente non saranno gravi. Il Gran Premio continua. La corsa non viene sospesa. La maggioranza degli spettatori non si rende nemmeno conto della tragedia e lo staunitense Phil Hill, su Ferrari, taglia per primo il traguardo, ma non ha il tempo per brindare e gioire. Le ambulanze, la disperazione, i feriti, la morte, la strage rendono cupo il pomeriggio di festa. L’incidente di Monza è, a tutt’oggi, il più grave incidente nella storia del Campionato Mondiale di F 1, ed è il primo ad essere trasmesso in televisione. Per la cronaca, la Ferrari, non parteciperà per lutto agli ultimi due GP, visto che ormai, dopo la vittoria della gara di Monza, Hill è matematicamente campione mondiale.