La rivolta dei detenuti viene repressa nel sangue: 40 morti

Il 13 settembre 1971 ad Attica (New York, Usa)  viene repressa nel sangue la rivolta dei detenuti iniziata il 9 settembre.. Mille detenuti della Correctional Facility prendono in ostaggio 38 persone, tra secondini e impiegati: protestano per le condizioni invivibili del penitenziario ma anche per l’uccisione nel penitenziario di San Quentin (California, Usa) dell’attivista radicale negro George Jackson. Il governatore Rockfeller si rifiuta di incontrare i carcerati e dà ordine alla polizia e all’esercito di intervenire: il bilancio è di una quarantina di morti. Questo episodio è ricordato come uno dei massacri più spaventosi nella storia penitenziaria degli USA. Il 9 gennaio 2000 lo Stato di New York decide di rimborsare i detenuti del carcere di Attica nel quale (era il 1971) la polizia stroncò nel sangue la rivolta. Otto milioni di dollari (circa 15 miliardi di lire) per compensare i 1.280 detenuti del braccio «D» attaccati dalla Guardia Nazionale e le loro famiglie: i morti furono 39 (29 detenuti e 10 ostaggi). Altre 80 persone riportarono gravi ferite: il New York Times ha definito in un duro editoriale il pagamento «una forma di giustizia ritardataria e limitata per uno degli episodi più vergognosi nella storia dello Stato di New York».

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