Il 25 settembre 1991 muore a Lione (Francia) Klaus Barbie, comandante della Gestapo durante l’occupazione tedesca della città. Nikolaus Barbie nasce 25 ottobre 1913 a Bad Godesberg (Germania) aderisce alla Gioventù hitleriana (Hitlerjugend), la sezione giovanile del Partito nazionalsocialista nel 1933 e nel 1937 entra nella gerarchia politica del partito. Dal 1940 con la seconda guerra mondiale, è incaricato delle deportazioni degli ebrei e dei comunisti russi. Nel 1942 è trasferito a Lione, dove si rende responsabile della deportazione nei campi di sterminio di oltre 5000 fra partigiani ed ebrei francesi. Tra il 1944 e il 1947, Barbie si da alla macchia. Successivamente, tra il 1947e il 1951, collabora con il controspionaggio militare statunitense ed emigra in Bolivia, dove vive per anni sotto falso nome. Scoperto, nel 1983 viene estradato in Francia dove ha già subito una condanna in contumacia per crimini di guerra nel 1954. Nel 1987 a Lione viene nuovamente condannato all’ergastolo sulla base di 177 imputazioni per crimini contro l’umanità.