Il 16 settembre 1901 nasce a Milano il celebre maratoneta Ugo Frigerio, il primo grande campione della marcia italiana. Frigerio vince tra il 1920 e il 1924 tutti gli ori olimpici disponibili (tre) poi nel 1932 ottiene il bronzo nella 50 chilometri. Con lo schermidore Edoardo Mangiarotti, Ugo Frigerio è l’unico italiano scelto per due volte come portabandiera dell’Italia nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi: nel 1924 a Parigi e nel 1932 a Los Angeles Ugo Frigerio muore il 7 luglio 1968 a Garda (Verona) .
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Il 16 settembre 1881 nasce a Grünau-bei Berlin (Germania) l’ammiraglio Karl Dönitz, creatore della flotta di sommergibili U-Boot e Presidente del Terzo Reich dopo il suicidio di Hitler. Dönitz partecipa alla I Guerra mondiale come sommergibilista e nel 1918 è fatto prigioniero dagli inglesi. Quando Hitler sale al potere, Dönitz coordina l’allestimento della nuova flotta di sommergibili e, dal 1936, come comandante della flotta tedesca organizza l’offensiva sottomarina all’Inghilterra. Nel 1943 Dönitz diventa comandante in capo della marina da guerra al posto dell’ammiraglio Erich Johann Albert Raeder. Il 2 maggio 1945 Dönitz, alla morte di Hitler, diventa per testamento del Fuehrer, Presidente del Reich, Ministro della Guerra e Comandante supremo ma il 23 maggio 1945 la polizia militare inglese lo arresta sciogliendo il suo governo. Dönitz deve sottoscrivere la resa incondizionata della Germania e verrà condannato a 10 anni di prigione dal Tribunale internazionale di Norimberga (Germania). Dönitz muore il 24 dicembre 1980 a Aumühle (Rft).
Il 16 settembre 681 termina a Costantinopoli (l’odierna Istanbul, Turchia) il sesto Concilio ecumenico, apertosi il 7 novembre 680. Indetto dall’imperatore Costantino IV Pogonato, che partecipa personalmente al concilio, tenendone la presidenza durante le discussioni teologiche. Alla discussione conclusiva, l’imperatore viene acclamato “protettore e interprete della fede”. Il Concilio condanna i monoteliti, affermando la dottrina che in Gesù Cristo sussistono due volontà e due operazioni naturali, senza divisione e senza cambiamento, inseparate, inseparabili e inconfuse; quindi, due volontà, di cui una divina, alla quale è subordinata quella umana. Il Concilio condanna, scomunicandoli, anche tutti coloro che avevano sostenuto la dottrina monotelita, come i patriarchi Sergio, Pirro, Ciro e lo stesso papa Onorio, che aveva mostrato delle aperture verso di essa.
Il 15 settembre 2001 a Dresda (Germania) Alex Zanardi, durante una gara sulla pista Euro Speedway del Lausitzring (tristemente famosa per l’incidente costato la vita a Michele Alboreto), subisce un impatto tremendo in un incidente con il pilota italo-canadese Alex Tagliani. A undici giri dal termine, Zanardi rientra ai box per un rabbocco precauzionale di benzina; al rientro in pista, alcuni schizzi di carburante finiscono sulla visiera; per pulirla e recuperare la visibilità ottimale, Zanardi perde sfortunatamente il controllo della vettura, che, dopo un testacoda, si posiziona trasversalmente sulla pista, mentre sulla stessa linea soppraggiungeva ad alta velocità Tagliani, perpendicolarmente alla vettura di Zanardi, con l’inevitabile e violentissima collisione, che taglia in due la Reynard Honda del pilota bolognese all’altezza delle anche. Non appena viene raggiunto dai soccorsi, Zanardi appare in condizioni disperate; l’unica via per limitare l’emorragia e salvare il pilota per i medici è una soluzione drastica: l’amputazione di entrambi gli arti inferiori al di sopra del ginocchio. Nonostante la soluzione radicale, le condizioni di Zanardi rimangono gravissime per lungo tempo, per colpa di numerose altre fratture e per il continuo rischio di embolia. Nonostante il grave handicap fisico e l’incidente nel quale rimase quasi ucciso, nel 2003 Zanardi torna alle corse automobilistiche, usando modelli appositamente modificati con acceleratore e freno al volante.
Il 15 settembre 1961 a Washington (Usa) il Congresso adotta la seguente risoluzione. “il Congresso saluta Samuel Wilson di Troy (New York, Usa) come il progenitore del simbolo nazionale americano dello Zio Sam”. Samuel Wilson nasce il 13 settembre 1766 ad Arlington (Virginia, Usa) è conosciuto dai suoi amici come “Uncle Sam”. Sam ottiene un contratto per la fornitura di carne per l’esercito che trasporta in barili. Le botti, essendo di proprietà del governo, sono marchiati con la sigla “US”. Quelle lettere vengono equivocate e da United States si passa ad Uncle Sam (Wilson) . Lo Zio Sam (in inglese: Uncle Sam) è una personificazione nazionale degli Stati Uniti d’America. Il personaggio viene citato per la prima volta durante la guerra del 1812; la prima illustrazione risale, invece, al 1917. Tutti sanno che Uncle Sam è rappresentato come un vecchio con il cilindro, la marsina e una barbetta a punta. La sua raffigurazione più celebre è sicuramente quella apparsa sul manifesto di reclutamento – I WANT YOU – disegnato da James Montgomery Flagg nel 1916-17, divenuto celeberrimo. Samuel Wilson muore il 31 luglio 1854 ad Arlington.
Il 15 settembre 1951 Papa Pio XII pubblica l’enciclica “Ingruentium malorum”. In essa sottolinea il significato del Rosario per la famiglia, sullo sfondo della crisi crescente di questa istituzione, e invita alla preghiera del Rosario, consapevole della “sua potente efficacia per ottenere l’aiuto materno della Vergine”. I misteri della redenzione, contemplati e pregati dal credente, specie dalle famiglie, mostrando i fulgidi esempi di Gesù e di Maria, aumentano lo zelo cristiano dei buoni, riaccendono la speranza della Chiesa e rammentano agli smarriti che il Signore non salva con la spada, ma col suo solo Nome. La preghiera ispira anche una profonda compassione verso il dolore che ancora attanaglia l’umanità e molti cristiani, a motivo della terribile e inumana seconda guerra mondiale, che egli in tutti i modi ha cercato di evitare. Pio XII ha anche il merito di aver coniato, in una lettera del 1946 all’Arcivescovo di Manila, un’espressione poi divenuta ricorrente nel magistero dei suoi successori: il Rosario della Vergine può essere considerato sintesi, compendio di tutto il Vangelo.
Il 15 settembre 1951 chiude allo Ziegfeld Theatre di Broadway (New York, Usa) dopo 740 repliche il musical “Gentlemen Prefer Blondes” basato sull’omonimo racconto di grande successo di Anita Loos. Il libretto del musical è di Joseph Fields e Anita Loos, le canzoni sono di Leo Robin e le musiche di Jule Styne. Il musical apre l’8 dicembre 1949 ed è prodotto da Herman Levin e Oliver Smith, è diretto da John C. Wilson, mentre le coreografie sono di Agnes de Mille, con la direzione canora di Hugh Martin. Nel 1953 esce il film con lo stesso titolo e interpretato da Marilyn Monroe e Jane Russell.
Il 15 settembre 1921 nasce a Villaricca (Napoli) Guglielmo Chianese, il futuro cantante Sergio Bruni. Sergio Bruni è “La voce di Napoli”, definizione che Eduardo De Filippo usa nel dedicargli una poesia. Il 21 ottobre 1945 vince un concorso per voci nuove bandito dalla Rai, classificandosi primo con 298 voti contro i 43 del secondo classificato. Comincia così a cantare in seguitissime trasmissioni radiofoniche. Nel 1960 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo ottenendo uno strepitoso successo. Stimolato da un articolo de “Il Mattino” nel quale un noto esponente della cultura napoletana dichiara che la canzone napoletana è morta (sono ormai di moda il rock e di altre forme musicali) Bruni si incarica di rispondere con la musica:con il poeta Salvatore Palomba realizza numerosi pezzi che diventeranno dei classici. Nel 1990 crea, all’interno della sua villa, un’associazione culturale in collaborazione con un gruppo di amici e la denomina “Centro di cultura per la canzone napoletana”. Partecipa come cantante ai film di due grandi registi Billy Wilder (Che cosa è successo fra mio padre e tua madre) del 1972 e Vittorio De Sica (Il viaggio) 1974. Sergio Bruni muore il 22 giugno 2003 a Roma.
Il 15 settembre 1881 nasce a Milano l’industriale automobilistico Ettore Arco Isidoro Bugatti. Fonda a Molsheim (Francia) la fabbrica di automobili che porta il suo nome. Costruisce anche vetture da corsa che riscuotono notevoli successi come la Type 13 che vince la 24 Ore di Le Mans del 1913 ed il primo Gran Premio d’Italia; nel 1927 nasce una delle auto più lussuose e costose della storia automobilistica, la Type 41 Royale, prodotta in soli 6 esemplari e progettata per superare in tutto le prestiose Rolls-Royce e Maybach. Seguono altri numerosi successi. Ettore Bugatti muore il 21 agosto 1947 a Neuilly-sur-Seine (Francia). Dopo varie traversie la Bugatti Automobiles S.A.S. produce ancora oggi automobili. Da ricordare che al Salone dell’automobile di Ginevra nel 2001, viene presentata la Bugatti Veyron, con un motore W16 (due V8 disposti a V), cilindrata di 7.993 cc, potenza di 1040 cavalli, 15 radiatori, cambio a 7 marce, pneumatici Michelin dedicati, velocità massima di 407 km/h, da 0 a 100 kh/h in appena 2,5 secondi. Prestazioni uniche per un’automobile che arriva a costare più di 1 milione di euro.
Il 14 settembre 2001 il II Governo Berlusconi approva un nuovo disegno di legge sull’ingresso e il soggiorno in Italia dei cittadini extra-comunitari. Le nuove regole contenute nel progetto, se approvate dalle due camere del Parlamento, introdurranno ampie modifiche all’attuale legge sull’immigrazione (40/1998), la cosiddetta “Turco-Napolitano”, varata dalla precedente maggioranza di centro-sinistra. Con la nuova legge può entrare in Italia ed ottenere il permesso di soggiorno solo chi dimostra di avere un lavoro che gli permetta di mantenersi. La concessione del permesso è inoltre strettamente collegata alla durata del contratto d’impiego (se il contratto è a tempo indeterminato è necessario un rinnovo ogni due anni). Il numero massimo di ingressi legali di cittadini extra-comunitari viene stabilito annualmente dal governo con uno o più decreti. I lavoratori immigrati possono farsi raggiungere dai loro familiari, ma solo dal coniuge, dai figli e dai genitori, nel caso in cui l’immigrato sia figlio unico. Più severe sono le regole previste per i cittadini extra-comunitari arrivati illegalmente nel nostro Paese. Una volta verificata la loro identità, i clandestini saranno accompagnati alla frontiera entro un periodo massimo di 60 giorni, dopo un’eventuale permanenza nei centri di accoglienza temporanei. Per chi prova di nuovo ad entrare illegalmente in Italia scatta il reato di immigrazione clandestina, che prevede il carcere da sei mesi ad un anno, ma che può essere commutato nell’espulsione immediata. Nel caso di un terzo tentativo il reato diventa effettivo e la pena da scontare nelle carceri italiane sale fino a quattro anni di reclusione.