Il 12 luglio 1861 Napoleone III, imperatore di Francia, scrive a Vittorio Emanuele II una lettera da Vichy (Francia) in cui si dice «felice di poter riconoscere il nuovo Regno d’Italia», ma nello stesso tempo ribadisce che «le circostanze sono sempre state tali da impedirmi di sgomberare Roma». Infine, Napoleone III pur scrivendo di non «pretendere di interferire con le decisioni di un popolo libero» afferma che «un’aggregazione nazionale completa non possa essere durevole che a patto di essere stata preparata dall’assimilazione degli interessi, delle idee, dei costumi di vita» e, quindi, che «L’Unità avrebbe dovuto precedere l’Unione».