Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti condannati per omicidio

Il 14 luglio 1921 la Corte di Dedham (Massachusetts, Usa) , presieduta dal Giudice Thayer dichiara Sacco e Vanzetti colpevoli degli addebiti di rapina ed omicidio. A nulla varranno, lungo sei anni, i ricorsi e le petizioni per un nuovo processo fondate sulla ritrattazione di alcuni dei testimoni e, soprattutto, sulla confessione del portoricano Celestino Madeiros che coinvolge, con dati incontrovertibilmente evidenti, la cosiddetta Morelli gang nel delitto di South Braintree. Il giudice Webster Thayer respingerà tutto. Il 9 aprile del 1927, Nicola Sacco, calzolaio, italiano e anarchico, e Bartolomeo Vanzetti, pescivendolo, italiano e anarchico, sono legalmente condannati a morire sulla sedia elettrica. Di fatto, già lo erano stati il giorno del loro arresto. I due anarchici italiani, emigrati in America, sono accusati di duplice assassinio a scopo di rapina e condannati a morte, sebbene non vi siano prove certe della loro colpevolezza. Il fatto provoca in tutto il mondo profonda indignazione. Il 23 agosto 1977, esattamente 50 anni dopo, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis emana un proclama che assolve i due uomini dal crimine, dicendo: “Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti”.

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