Il maresciallo Radetzky reintroduce lo stato d’assedio

Il 19 luglio 1851 il feldmaresciallo Joseph Radetzky reintroduce lo stato d’assedio con un proclama emesso a Monza e rivolto a tutti  gli abitanti del Lombardo-Veneto. Radetzky, preoccupato dal dilagante successo delle idee mazziniane, e dal sorgere di associazioni segrete che ottenngono sempre maggiore consenso, minaccia le popolazioni locali: “…i mezzi di cui posso disporre sono bensì sufficienti alla conservazione della pubblica tranquillità…” e aggiunge: “…ferma è in me la risoluzione di troncare una volta queste segrete e torbide trame: che se mai qualche Comune…lasciasse libero campo ai nemici dell’ordine legale, esso avrebbe a sentire tutto il peso del mio rigore…”.

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