Il 25 luglio 1921 Papa Benedetto XV con proprio chirografo, invita gli Italiani alla riconciliazione nazionale e la concordia nel paese « in cui più ha sorriso la pietà cristiana, e che è stato la culla di ogni gentilezza ». La situazione rissosa, turbolenta e insanguinata che domina l’Italia in quegli anni impedisce a tutti i Partiti, compreso quello fondato da don Sturzo, di svolgere la loro attività liberamente e democraticamente. Benedetto XV ne è talmente afflitto e preoccupato che decide di intervenire invitando gli Italiani a recitare la preghiera O Dio di bontà, da lui composta, per attenuare gli scontri. A tutti i fedeli, per ogni volta che reciteranno tale invocazione, verrà concessa l’indulgenza di 300 giorni.