L’8 settembre 1991 muore a Rapallo (Genova) il filosofo Luigi Pareyson, maestro di Umberto Eco. Pareyson nasce il 4 febbraio 1918 a Piasco (Cuneo). Precocissimo nei suoi studi, si iscrive nel novembre 1935 all’Università di Torino laureandosi nel giugno 1939. Già nell’autunno del 1935, a soli diciassette anni, tiene le sue prime lezioni come supplente al Liceo Cavour di Torino. Negli anni 1936 e 1937 frequenta Karl Jaspers a Heidelberg (Germania). Costituisce nel 1942 il nucleo cuneese del Partito d’Azione. Nel marzo 1944 è sospeso dall’insegnamento e arrestato ma rilasciato dopo alcuni giorni di prigionia e interrogatori. Dal febbraio 1946 sino all’ottobre 1988 insegna all’Università di Torino, prima Estetica e Pedagogia, poi Filosofia teoretica e Filosofia morale. Fra i suoi allievi più noti: Umberto Eco e Gianni Vattimo, laureati con Pareyson rispettivamente con una tesi su Tommaso d’Aquino ed una su Aristotele. Da ricordare anche il suo impegno nel campo editoriale, in particolare nel comitato direttivo del Centro di studi filosofici cristiani di Gallarate: direttore della “Rivista di estetica” e di diverse collane filosofiche presso gli editori Mursia, Zanichelli, Bottega d’Erasmo.