L’Italia dichiara guerra alla Turchia

Il 29 settembre 1911, scaduto l’ultimatum presentato il 28 settembre al governo turco dal nostro ambasciatore, De Martino, l’Italia inizia la guerra per il possesso delle regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica. Il primo scontro avviene proprio il 29 settembre: le cacciatorpediniere “Artigliere” e “Corazziere” intercettano la torpediniera turca “Tocat” attaccandola. Il 30 settembre Benito Mussolini guida manifestazioni contro la guerra italo-turca ma viene arrestato e costretto a passare cinque mesi in prigione. In questa guerra, che si conclude il 18 ottobre 1912, per la prima volta gli italiani usano aerei in operazioni militari. Durante il conflitto, oltre alla Cirenaica e la Tripolitania, viene  occupato anche l’arcipelago del Dodecaneso, nel Mar Egeo; quest’ultimo avrebbe dovuto essere restituito ai turchi alla fine della guerra, ma rimane sotto l’amministrazione provvisoria dell’Italia fino a quando – con la firma del Trattato di Losanna del 24 luglio 1923 – la Turchia rinuncia ad ogni rivendicazione e riconosce ufficialmente la sovranità italiana sui territori perduti nel conflitto.

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