Il 12 settembre 1981 nasce a Chicago (Illinois, Usa) la cantante e attrice afroamericana Jennifer Hudson. Concorrente ad uno dei reality di maggiore successo negli Stati uniti: “American Idol. The Search for a Superstar”, programma cult per la scoperta di giovani talenti, debutta nel 2006 come cantante ed attrice in “Dream girls”, diretta da Bill Condon. Il ruolo secondario di Effie White le permette di aggiudicarsi il Golden Globe 2007 e il premio Oscar quale migliore attrice non protagonista.
Mese: Settembre 2011
Il 12 settembre 1981 muore alla Clinica S.Pio X di Milano il poeta Eugenio Montale, premio Nobel per la letteratura nel 1975. Montale nasce il 12 ottobre 1896 a Genova, partecipa come ufficiale di fanteria nella I Guerra mondiale; al ritorno comincia a dedicarsi agli studi di poesia. Dal 1927 vive a Firenze, dove è per una decina d’anni direttore del Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux , incarico che deve lasciare perché non iscritto al partito fascista. Dopo la 2^ guerra mondiale aderisce al partito d’azione e nel 1948 si trasferisce a Milano, dove lavora come redattore del “Corriere della sera”. Nel 1967 è nominato senatore a vita e nel 1975 gli viene conferito il premio Nobel per la letteratura. Montale è autore delle raccolte poetiche “Ossi di seppia” (1925), “Le occasioni” (1939), “La bufera e altro” (1956), “Satura” (1971). Dopo i funerali di Stato in Duomo, la sua salma viene tumulata a San Felice a Ema (Firenze), accanto a quella della moglie Drusilla Tanzi, morta nel 1963.
Il 12 settembre 1961 nasce a Pierrefonds (Québec, Canada) la cantante francese Mylène Jeanne Gautier che usa lo pseudonimo di Mylène Farmer e lavora anche come attrice e scrittrice. Dalla metà degli anni ‘80, è la cantante che vende il maggior numero di dischi in Francia e gode anche di un notevole successo in Russia e in Europa orientale, ma è quasi sconosciuta altrove, nonostante una collaborazione con il cantante Seal nella canzone “Les mots”. Mylène, che vende più di 30 milioni di dischi, viene definita “Ange Rouge” ovvero l’angelo rosso, ma anche la Madonna francese per l’attitudine trasgressiva e disinibita che la rossa ha in comune con la star del pop.
Il 12 settembre 1951 al Polo Grounds di New York (New York, Usa) davanti a 60.000 spettatori paganti il pugile “Sugar” Ray Robinson riconquista il titolo di campione mondiale dei pesi medi. Al 9° round Robinson esce ferito da uno scambio al sopracciglio sinistro, il match si inasprisce e per evitare la sospensione Ray da fondo a tutte le sue energie, così nel round successivo mette l’inglese Randolph Turpin al tappeto. Randy ha la forza di rialzarsi ma deve subire i colpi devastanti di Robinson e l’arbitro Ruby Goldstein ferma il combattimento a 8 secondi dalla fine del 10° round. Sono trascorsi solo 64 giorni dal 7 luglio 1951 quando Randy Turpin sconfigge il favoloso “Sugar” Ray Robinson alla Exhibition Hall di Londra (Inghilterra) strappandogli il titolo mondiale dei pesi medi con grande sorpresa di tutto il mondo della boxe.
Il 12 settembre 1931 a nasce Roma il giornalista sportivo Sandro Petrucci, entrat in Rai nei primi anni ’60. “Uomo di macchina” come si usa dire nelle redazioni, Petrucci è uno degli autori della “Domenica Sportiva” e capo della redazione sportiva del Tg1 fino al 1987, per poi passare alla testata sportiva (all’epoca definito pool sportivo, poi Tgs e ora Raisport) diventandone il vicedirettore. Scopritore di talenti televisivi, tra gli altri, Fabrizio Maffei, Marco Franzelli e Jacopo Volpi, grande conoscitore di calcio, in carriera segue sul campo tutte le edizioni dei Mondiali di calcio dal 1966 al 1994 e organizza le missioni della Rai per la copertura delle Olimpiadi fino all’edizione 1996 di Atlanta (Georgia, Usa), anno in cui va in pensione. Petrucci muore il 3 marzo 2001 a Roma.
Il 12 settembre 1931 nasce a Guardia Lombardi (Avellino) il politico Gerardo Bianco. Laureato in lettere e docente universitario, dal 1968 i è un esponente di spicco della Democrazia cristiana e resta in parlamento fino al 2008. Bianco è Ministro della Pubblica istruzione nel VI governo Andreotti dal 22 luglio 1989 al 12 aprile 1991. Nel 1994, in seguito alla allo scioglimento dello scudocrociato sostiene l’opposizione nei confronti del segretario Rocco Buttiglione, intanto viene eletto deputato europeo a Strasburgo del Partito popolare ptaliano. Nel 1995 assume la carica di nuovo segretario del Ppi, causando la scissione dello stesso e la nascita dei Cristiani democratici uniti di Buttiglione. Bianco guida il partito per tre anni, contribuendo alla nascita dell’Ulivo. Nel novembre 2004 Bianco fonda, con gli onorevoli Alberto Monticone e Lino Duilio il movimento Italia Popolare-Movimento per l’Europa.
Il 12 settembre 1921 viene firmata la prima convenzione fra il Governo italiano rappresentato dal Presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi e dal Ministro delle Poste e Telegrafi Vincenzo Giuffrida e la neonata Compagnia Italiana dei Cavi Telegrafici sottomarini – Italcable, rappresentata dall’ingegner Giovanni Carosio. Storicamente l’Italcable è fondata il 9 agosto 1921 grazie all’intraprendenza di Carosio e a finanziamenti di emigranti italiani in Argentina. L’ingegner Carosio si fa subito portavoce, nei confronti dell’allora Governo italiano, della realizzazione del primo cavo sottomarino transatlantico tra l’Argentina e l’Italia. Nel 1941 l’azienda assume il nome Italcable in seguito alla fusione tra la Compagnia per Cavi Telegrafici Sottomarini (Italcable) e la Società Italo Radio.
L’11 settembre 2001 muore a Parigi (Francia) l’architetto e urbanista Bernard Huet, considerato uno dei riformatori dell’urbanistica e dell’architettura francese. Huet nasce il 14 gennaio 1932 a Quinhon (Vietnam) e lega il suo nome a grandi progetti di rinnovamento urbano tra cui il parco Bercy e la sistemazione degli Champs Elysées a Parigi, la piazza Verdi di Trieste, la piazza della Libertà a Brest (Francia). Huet è famoso anche per la progettazione del Centro d’Arte di Noisiel e per la ristrutturazione del College de France a Parigi. Tra il 1978 e il 1980 lavorato a progetti per la salvaguardia architettonica di Venezia e nel 1993 riceve il Grand Prix dell’Arte urbana.
L’11 settembre 2001 una serie di attentati terroristici senza precedenti colpisce New York (New York, Usa) e il Pentagono, paralizzando gli Stati uniti e il mondo intero. Tutto ha inizio alle 8,45 del mattino a New York, quando un Boeing 767 si infrange esplodendo contro la torre nord del World Trade Center. Circa 18 minuti più tardi un altro 767 colpisce la torre sud, vanificando così il sospetto che possa essersi trattato di un incidente. Vengono sospese immediatamente tutte le operazioni riguardanti il traffico aereo. Alle 9,43 è la volta del Pentagono, colpito da un Boeing 757-200, mentre la torre sud del World Trade Center si schianta al suolo. Poco dopo un quarto jet cade a circa 130 km a sud est di Pittsburgh (pennsylvania, Usa), dopo che alcuni passeggeri – informati attraverso telefoni cellulari di ciò che sta accadendo – tentano invano di opporsi ai dirottatori. Vengono evacuati la Casa Bianca, gli uffici federali di Washington e il quartier generale delle Nazioni Unite a Manhattan. Alle 10,28 anche la torre nord del World Trade Center collassa: il sindaco di New York Rudolph Giuliani ordina che la parte sud di Manhattan venga evacuata: diversi edifici, infatti, situati in prossimità delle torri gemelle sono seriamente danneggiati dal crollo e si temono danni ulteriori. Manhattan è in ginocchio: ponti e tunnel vengono chiusi, la metropolitana è ferma. La Borsa crolla. Vengono interdette in tutto il Paese visite a monumenti e ad attrazioni turistiche. Il numero delle vittime appare, fin dal primo momento, elevatissimo (più di 6.000). Si calcola che morti e dispersi appartengano a ben 60 diverse nazionalità; solo le due torri possono contenere in un normale giorno lavorativo circa 50.000 persone: il fatto che il crollo dei due edifici sia avvenuto a un’ora circa dall’impatto ha fatto sì che in diverse migliaia si siano potuti, comunque, mettere in salvo. Gravoso inoltre il bilancio degli scomparsi fra le forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, subito accorsi sul luogo del disastro.
L’11 settembre 1971 muore a Mosca (Russia, Urss) l’uomo politico Nikita Sergeevic Chrushchev, leader del Pcus. Chrushchev nasce il 15 aprile 1894 a Kalinovka (Russia) e dopo la morte di Stalin (1953), diventa segretario del partito. Nel 1958, dopo l’allontanamento dal potere di Malenkov e del “gruppo antipartito”, assume la carica di primo ministro. Nel corso del XX (1956), del XXI (1959) e del XXII (1961) congresso del Partito comunista denuncia il culto della personalità, dominante nell’età staliniana; in politica estera, ricerca le vie di una coesistenza pacifica con le potenze occidentali – il 15 settembre 1959 è il primo leader sovietico a visitare gli Stati uniti. – che porta alla rottura con la Cina (1963); sul fronte interno abbozza un processo di riforma del partito e dell’economia, ma è costretto a dimettersi nell’ottobre 1964.