L’11 ottobre 1531 muore a Kappel (Svizzera) in battaglia contro i Cantoni cattolici il teologo protestante Huldrych Zwingli, discepolo di Erasmo da Rotterdam, condivide la riforma di Lutero, ma la interpreta in modo autonomo. Zwingli nasce l’1 gennaio 1484 a Wildhaus (Svizzera) e dal 1522 al 1523 è Cappellano alla cattedrale di Zurigo (Svizzera) e riforma la Chiesa della città con l’appoggio del Senato, che ne assume nel 1523 la direzione, compiendo in tal modo la rottura con Roma. Da Zurigo la riforma zwingliana si estende nel resto della Svizzera (Berna, Basilea, Costanza, Biel) e nella Germania meridionale. L’opera principale di Zwingli è il “Commentarius de vera et falsa religione” del 1524 e nello stesso anno emerge il conflitto tra Lutero e Zwingli, incentrato particolarmente sulla dottrina dell’eucarestia e dei sacramenti, che Zwingli svaluta a puri elementi simbolici. Il mancato accordo con Lutero nel colloquio di Marburgo (Germania) del 1529 fa fallire anche il progetto di una grande lega politica diretta contro gli Asburgo, che Zwingli aveva preparato con Filippo d’Assia. Dopo la morte di Zwingli, i suoi discepoli tesero a unirsi con il calvinismo