Il 13 ottobre 1961 a Stoccolma l’Accademia delle Scienze annuncia che il Nobel per l’economia è assegnato a James Tobin, che nel 1972 propone per la prima volta una tassa sulle transazioni in valuta estera, che poi prenderà il suo nome, la “Tobin Tax”. Tobin nasce il 5 marzo 1918 a Champaign (Illinois, Usa) , si laurea a Harvard e vince nella stessa università un dottorato di ricerca. Tre anni dopo accetta una cattedra a Yale. Nel 1961 il presidente John F. Kennedy lo mette a capo del Council of Economic Advisers. Negli anni ’80 Tobin si schiera con decisione contro la politica economica reaganiana: è infatti da sempre sostenitore di un libero mercato in cui esistano regole certe e ben chiare. Sostenitore della globalizzazione – purchè non selvaggia – diventa suo malgrado un’icona no-global, proprio per quella tassa che tanto piace alle sinistre di tutto il mondo. Nella sua autobiografia scriverà: “Gli applausi più forti arrivano dalla parte sbagliata”. Tobin muore l’11 marzo 2002 a New Haven (Connecticut, Usa).