Il 6 dicembre 1941 sul fronte russo, nel settore settentrionale i sovietici contrattaccano a est di Leningrado, nella zona di Tichvin. Nel settore centrale, i sovietici penetrano per una profondità di 18 km entro le linee del III Panzergruppe (a nord di Mosca). A sud della capitale, il Il Panzergruppe di Guderian resiste disperatamente contro le preponderanti forze nemiche. Questa è la conseguenza del fatto che la spinta offensiva tedesca si esaurisce davanti a Mosca per difetto di mezzi e per le terribili condizioni climatiche mentre i sovietici, che hanno accumulato tutte le possibili riserve umane e materiali, lanciano una controffensiva generale su tutti i fronti, e in particolare su quello di Mosca. Qui circa 88 divisioni di fanteria,15 di cavalleria e 1500 carri armati si lanciano contro 67 divisioni tedesche. L’obiettivo è di sfondare sulle ali dello Heeresgruppe Centro per circondarlo e annientarlo. I sovietici mandano al macello la loro cavalleria, ma impongono anche la superiorità dei loro carri armati. Guderian chiede invano a Hitler di consentire a una rettifica difensiva del fronte. A nord-ovest di Mosca, nella zona di Krasnaja Poliana-Dmitrov-Kalinin, ove sono concentrate le punte della 9^ armata tedesca e del III e IV Panzergruppen, premono con grande energia 7 armate sovietiche; a sud di Mosca, nella zona di Tula-Kasira- Mihajlov, contro il Il Panzergruppe sferrano il loro attacco 3 armate sovietiche e un corpo d’armata di cavalleria della Guardia. I tedeschi sono nettamente sorpresi dalla violenza e dalla consistenza dell’attacco russo. Il 12 dicembre i tedeschi saranno costretti a ripiegare da Mosca in direzione del fiume Volhov, verso Leningrado.