Il 6 dicembre 1901 i ministri socialisti Berenini e Borgiani presentano alla Camera un progetto di legge per introdurre in Italia il divorzio. La proposta incontra molte resistenze nello stesso partito socialista e non può essere portata alla discussione della Camera per la fine della legislatura. Il progetto prevede l’introduzione del divorzio esclusivamente per cause legali, morali o fisiologiche. Si tratta del quarto tentativo di regolamentare la materia dopo l’unità d’Italia. In precedenza c’erano state le proposte di legge di Morelli (nel 1876 e 1880) e di Tommaso Villa, Ministro di grazia e giustizia nel terzo governo Cairoli (nel 1881).