Muore Léopold Senghor, poeta ed ex presidente del Senegal

Il 20 dicembre 2001 muore a Verson (Francia) Leopold Sédar Senghor che oltre ad essere il più grande poeta africano, è il primo presidente del Senegal indipendente guidando il Paese dal 1960 al 1980. Senghor nasce il 9 ottobre 1906 a Joal (Senegal), studia alla Sorbona di Parigi (Francia) e durante l’occupazione nazista aderisce alla resistenza e, catturato, finisce in un campo di concentramento. La sua carriera politica inizia nel 1945, quando è eletto come uno dei due deputati per il Senegal all’assemblea costituente francese. Lasciata la politica nel 1981, si ritira in Normandia per dedicarsi nuovamente alla poesia. Nel 1948 esce infatti, curata da lui, l’antologia della nuova poesia negra e malgascia di lingua francese “Orphée noir”, con il saggio introduttivo di Jean Paul Sartre. Senghor con il poeta martinicano Aimé Césaire  fonda il movimento letterario della “negritudine”, a sostegno del valore originale della cultura e delle tradizioni africane.

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