Il 5 gennaio 2002 il ministro degli Esteri Renato Ruggiero si dimette dopo un colloquio a palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e dopo essersi sentito al telefono con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sia Ruggiero che Berlusconi – si legge in un comunicato di palazzo Chigi – “hanno convenuto sull’opportunità di interrompere la collaborazione di governo che ambedue hanno giudicato importante, proficua, e sin qui positiva”. Ruggiero era stato al centro di una polemica rovente, prima con alcuni colleghi di governo e poi con lo stesso presidente del Consiglio, sull’atteggiamento dell’Italia nei confronti dell’Europa comunitaria.