Il 18 gennaio 1992 viene eletto sindaco di Milano Giampiero Borghini, ex Pds (Partito democratici di sinistra), appartenente al neo costituito gruppo consigliare di Unità riformista. Capeggia una coalizione che unisce socialisti, democristiani, liberali e socialdemocratici e ottiene 41 voti su 80. Ma la tempesta di Mani pulite è tale da logorare questa compagine, fino alle dimissioni di 40 consiglieri comunali, che provocano l’11 marzo 1993 lo scioglimento del consiglio. Le nuove elezioni sanciranno l’entrata a Palazzo Marino del leghista Marco Formentini.