Il 27 gennaio 1962 a Napoli nella relazione di sette ore che apre il Congresso, il segretario della DC Aldo Moro propone di avviarsi verso sinistra per dare l’avvio a una nuova politica. Già dai primi mesi del 1960 si profila in concreto la possibilità di un ingresso del Psi nella maggioranza. Ma la situazione nella DC non è matura e la stessa Chiesa pone il veto. Ma Moro prosegue imperturbabile su questo progetto, lavora un anno intero ed è pronto a vararlo. Moro è il grande tessitore, non trascina, rimane sempre sotto tono nella lunga esposizione dove parla per sette ore di fila; non magnetizza di certo con la sua voce, eppure è lui a dirigere l’orchestra, lui l’artefice ideologico, sara’ lui a formare il prossimo governo Fanfani, lui a dargli l’investitura politica e l’ossigeno, a questo governo e a quelli che verranno d’ora in avanti, a quelli che lui guiderà; ma anche quando non vi parteciperà sarà sempre lui il regista.