Il 21 gennaio 1932 nasce a Ishima (Russia, Urss) il ginnasta Boris Anfijanovič Shakhlin, le sue specialità sono gli anelli, ginnastica artistica completa individuale, cavallo con maniglia, parallele, sbarra.. Nelle Olimpiaidi 1956 di Melbourne (Australia), 1960 di Roma e 1964 di Tokyo (Giappone) Shakhlin vince 7 ori, 4 argenti e due bronzi. Tra il 1954 e il 1966 ai Mondiali ottiene 6 ori, 6 argenti e due bronzi. Infine, agli Europei, tra il 1955 e il 1963 conquista 6 ori, due argentio e un bronzo. Shakhlin si ritira a 35 anni per un attacco cardiaco e muore il 30 maggio 2008 a Kylv (Ucraina).
Mese: Gennaio 2012
Il 21 gennaio 1922 nasce a Hurstpierpoint (Inghilterra) Paul Scofield, tra i più completi attori della scena britannica, affrontando con eguale successo il repertorio classico e quello contemporaneo. Interprete di cinema e di teatro Scofield nel 1966 vince l’Oscar come miglior protagonista nel ruolo di Tommaso Moro in “Un uomo per tutte le stagioni” di Fred Zinnemann; nel 1965 ottiene una nomination come miglior attore non protagonista per “Quiz show” di Robert Refford. Scofield indosserà anche i panni del fantasma del padre di ‘Amleto’ nell’omonimo film di Franco Zeffirelli, ruolo che interpreta tante volte anche a teatro, dove è considerato uno dei più grandi attori shakespeariani della sua generazione; Scofield sarà direttore per molti anni della Royal Shakespeare Company.
La sua ultima apparizione su un palcoscenico risale al 1996, al National Theatre di Londra, nel “John Gabriel Borkman” di Ibsen. Scofield muore di leucemia il 19 marzo 2008 in un ospedale del Sussex (Inghilterra).
Il 21 gennaio 1922 nasce a Stoccarda (Germania) in una famiglia proprietaria di un immenso impero industriale Gustav Rau, che si laurea in scienze economiche ed inizia a lavorare nelle aziende paterne; la sua carriera sembra definitivamente tracciata quando, all’improvviso, decide di abbandonare tutto per diventare medico pediatra. Si laurea nel 1969, a 47 anni. Un anno dopo, il padre muore: Gustav è unico erede dell’immenso patrimonio familiare. La sua “chiamata”, tuttavia, è ormai avvenuta: Rau vende tutto e parte per l’Africa, dove inizia la sua silenziosa opera al servizio dei bambini, costruendo e dirigendo ospedali, realizzando piantagioni e promuovendo azioni umanitarie. La sua vita trascorre in totale dedizione; abitando in una camera di ospedale, per potere essere sempre presente. L’unica libertà che si concede è quella dettata dall’amore per l’arte: due o tre volte l’anno, prende un aereo per New York (New York, Usa), Londra (Inghilterra), Parigi (Francia), dove acquista dipinti e sculture, per poi tornare nella sua Africa. Prende così forma, negli anni, una collezione di immenso valore, che spazia dal ‘400 ai giorni nostri; i capolavori vengono scelti uno per uno dal Dottor Rau con la stessa passione ed emozione che ne caratterizzano l’azione umanitaria. Per Gustav Rau un filo indissolubile lega l’opera al servizio degli altri e le grandi opere d’arte: l’amore per la vita, di cui i bambini rappresentano la radice stessa. Lo straordinario patrimonio rimane celato fino ai nostri giorni, depositato presso vari caveaux in Svizzera. Nel 2000, Gustav Rau dona all’UNICEF la sua intera collezione di circa 800 pezzi fra sculture e dipinti; tra questi ultimi seleziona personalmente i 110 capolavori destinati a portare al mondo un messaggio che coniughi bellezza e amore per la vita, in tutte le sue espressioni. Una parte dei proventi delle esposizioni del tour mondiale è devoluta a progetti umanitari, coerentemente con la sua volontà e visione. Gustav Rau muore il 4 gennaio 2002 a Stoccarda.
Il 21 gennaio 1892 muore a Cambridge (Inghilterra) l’astronomo John Couch Adams, scopritore di Nettuno. Adams nasce il 5 giugno 1819 a Launceston (Inghilterra), si laurea all’Università di Cambridge nel 1844 ed è in seguito “Lowndean Professor” di astronomia e geometria e direttore dell’Osservatorio di Cambridge. Il suo nome è legato alla scoperta del pianeta Nettuno, la cui esistenza era stata ipotizzata sulla base di discrepanze tra le posizioni previste e quelle osservate di Urano. Il problema che affronta Adams è quello di stabilire quale corpo e in quale posizione avrebbe potuto giustificare le posizioni osservate di Urano. Giunge ad una completa soluzione nel settembre 1945, ma l’astronomo reale George Biddell Airy non dà peso ai calcoli di Adams fino a quando l’astronomo francese Leverrier giunge alle stesse conclusioni, assegnando all’ipotetico pianeta una posizione che dista meno di un grado da quella calcolata da Adams. Sulla base di queste indicazioni il tedesco Galle riesce ad individuare nel cielo il nuovo pianeta nella sua prima notte di osservazione, precedendo ancora una volta gli astronomi inglesi. Adams non prende parte alle successive controversie e continua a lavorare alla variazione secolare del moto della Luna e alle perturbazioni planetarie.
Il 20 gennaio 1972 entra in vigore la legge costituzionale n. 1 del 10 novembre 1971 che sancisce il nuovo statuto della Provincia Autonoma di Bolzano. Lo statuto prevede una commissione paritetica di sei persone Stato-Provincia autonoma per elaborare le disposizioni di attuazione previste dalla norma costituzionale.
Il 20 gennaio 1962 a Garmisch Partnekirchen (Germania) l’Italia conquista la quarta doppietta della storia del Bob a 2. Vince Italia 2 (Ruatti, De Lorenzo) che precede Italia 1 (Zardini e Bonagura). Le tre precedenti doppiette risalgono al 1954 a Cortina d’Ampezzo, dove Guglielmo Scheibmeier e Andrea Zambell precedono talo Petrelli e Luigi Figoli.; al 1958, sempre a Garmish, con Eugenio Monti e Renzo Alverà che precedono Sergio Zardini e Sergio Siorpaes. La stessa classifica si ripete nel 1959 a St. Moritz (Svizzera).
Il 20 gennaio 1942 alla Conferenza di Wannsee, in una villa dell’omonimo quartiere di Berlino (Germania) è una discussione di una trentina di alti ufficali nazisti guidati da Reynard Heydrich mentre Adolf Eichmann funge da segretario, che decidono le modalità e pianificano lo sterminio sistematico e gratuito di oltre undici milioni di ebrei. I nazisti presenti alla Conferenza negano agli ebrei, che vengono definiti “animali parassiti” e “portatori di contagio”, ogni diritto alla vita. Della Conferenza viene redatto un verbale da Adolf Eichmann, seguendo le istruzioni di Reinhard Heydrich, e delle trenta copie si salva – drammatica testimonianza – la sedicesima minuta appartenente a Martin Luther, sottosegratario del Ministero degli Esteri.
Il 20 gennaio 1922 nasce a Bentleyville (Pennsylvania, Usa) il suonatore di tromba, direttore d’orchestra e paroliere Raymond Antonini, figlio di un abruzzese emigrato negli Usa nel 1914 che gli insegna a suonare la tromba. Ray Anthony Ray suona con l’orchestra di Glenn Miller dal 1940 al 1941, poi si arruola in Marina e, dopo la guerra, fonda la Ray Anthony Orchestra, molto popolare negli anni Cinquanta. Ray diventa poi direttote musicale di una serie tv e appare in un film di Fred Astaire, quindi, nel 1955 sposa la sex symbol Mamie Van Doren e nel 1956/57 conduce il The Ray Anthony Show. Seguono altre partecipazioni a film che terminano con il divorzio dalla Van Doren nel 1961, ma prosegue la carriera musicale con molti successi discografici tra cui il tema da Peter Gunn, composto da Henry Mancini, anche lui musicista d’origini abruzzesi.
Il 20 gennaio 1912 nasce a Manchester (Lancashire, Inghilterra) l’attore teatrale Chrisopher Casson, figlio d’arte. Suo padre infatti è Lewis Thomas Casson, uno dei principali attori inglesi. Christopher debutta nel 1915 nel “Giulio Cesare” e spesso lavora negli anni Trenta con i suoi genitori nel proprio teatro di Dublino (Irlanda). Nel 1946 diventa cittadino irlandese. Negli ani Sessanta Casson lavora molto nella televisione irlandese e muore il 9 luglio 1966 a Dublino.
Il 20 gennaio 1892 alla Scala di Milano va in scena la prima assoluta di “La Wally” , dramma in quattro atti di Alfredo Catalani su libretto di Luigi Illica, diretta da Edoardo Mascheroni e con protagonista il famoso soprano romeno Hariclea Darclée. “La Wally” è l’opera che chiude la carriera di Catalani, compositore isolato nel panorama del melodramma italiano di fine Ottocento e vicino agli ambienti della scapigliatura milanese, che preferisce un romanticismo crepuscolare e aristocratico.