Il 27 febbraio 1932 nasce a Londra (Inghilterra) da genitori statunitensi l’attrice Elizabeth Taylor, famosa per i suoi stupendi occhi viola, la prorompente bellezza e l’intensità delle sue interpretazioni. La Taylor inizia la carriera d’attrice cinematografica ancora bambina con “Torna a casa, Lassie!” (1943) e “Gran Premio” (1944), per divenire con gli anni una delle più luminose stelle di Hollywood. Riempie le cronache rosa con i suoi otto matrimoni, due dei con Richard Burton, che recita al suo fianco in alcuni celebri film. Tra i molti film della Taylor spiccano “Un posto al sole” (1951); “Il gigante” (1956); “La gatta sul tetto che scotta” (1958); “Venere in visone” (1960), con cui si aggiudica un Oscar; “Cleopatra” (1963), kolossal diretto da Joseph Mankiewicz e “Chi ha paura di Virginia Woolf?” (1966), che le vale un secondo Oscar come migliore attrice. Madrina delle campagne contro l’Aids, nel 1993 le è conferito un Oscar speciale per questo suo impegno sociale.
Mese: Febbraio 2012
Il 27 febbraio 1922 a Washington (Usa) la Corte suprema degli Stati uniti approva il XIX Emendamento alla Costituzione che estende il voto alle donne. Infatti esso recita: “II diritto di voto dei cittadini degli Stati Uniti non potrà essere negato o disconosciuto dagli Stati Uniti o da uno degli Stati a motivo del sesso. II Congresso ha facoltà di porre in essere la legislazione opportuna per dare esecuzione a questo Articolo”.
Il 27 febbraio 1902 nasce a Waterford (New York, Usa) la nuotatrice Ethelda Bleibtrey che inizia a nuotare per recuperare dalla poliomielite contratta nel 1917. Nel 1920 alle Olimpiadi di Anversa (Belgio) vince l’oro nei: 100 con il nuovo record mondiale in 1’13”6, 300 con il nuiovo record mondiale in 4’34” e nella staffetta 4x 100 metri stile libero. La Bleibtrey detiene anche il record mondiale del dorso che però è una gara olimpica solo maschile. Durante la sua carriera dilettantesca la Bleibtrey vince tutti i titoli statunitensi dalle 50 yards alle 3 miglia senza perdere una gara disputata. Nel 1922 Ethelda passa la professionismo e nel 1925 salva una donna e i suoi due bambini nella Narragansett Bay (Rhode Island, Usa) mentre nel 1928 viene arrestata perchè nuota in Central Park durante una dimostrazione a favore di maggiori facilitazioni per il nuoto pubblico a New York (New York, Usa). La Bleibtrey dedica la sua vita ad insegnare il nuoto ai bambini handicappati e muore il 6 maggio 1978 a West Palm Beach (Florida, Usa).
Il 27 febbraio 1902 nasce a Salinas, California, Usa) lo scrittore John Ernest Steinbeck, che nel 1926 ottiene il Premio Nobel per la letteratura. La sua narrativa, inizialmente sensibile all’influsso di David Herbert Lawrence ( “I pascoli del cielo”, 1932, “Al dio sconosciuto”, 1933), si svolge poi su due linee: l’umorismo picaresco ( “Pian della Tortilla”, 1935, “Uomini e topi”, 1937) e il tema della lotta di classe vista come lotta di un gruppo di uomini semplici e buoni contro un pugno di corrotti egoisti ( “La battaglia”, 1936 “Furore”, 1939). Tra le altre sue opere: “La Luna è tramontata”, 1942, “La valle dell’Eden”, 1952, “L’inverno del nostro scontento”, 1961, “Viaggiando con Charley”, 1962. Muore a New York il 20 dicembre 1968.
Il 27 febbraio 1862 muore di tubercolosi a Isola del Gran Sasso d’Italia (Teramo) San Michele dell’Addolorata e viene sepolto nella fossa comune dei religiosi, all’interno della chiesa del Convento. Francesco Possenti, questo il suo nome, nasce l’1 marzo 1838 ad Assisi (Perugia) e a 18 anni, in seguito a una visione della Madonna, entra come novizio nel convento dei Passionisti di Morrovalle (Macerata) e dopo aver compiuto gli studi filosofici a Pieve Torina (Macerata) nel 1859 si ritira nel convento di Isola del Gran Sasso (Teramo), per completare la sua preparazione teologica prima di ricevere gli ordini sacerdotali. La sua tomba diviene presto meta di pellegrini e di devoti, che vi ricevono miracoli e guarigioni prodigiose. Nel 1892 inizia la glorificazione di San Gabriele che viene proclamato Santo nel 1920 da Papa Benedetto XV.
Il 26 febbraio 1982 nasce a Milano “Radio Italia solo musica italiana”, la prima radio che trasmette solo musica italiana. La nuova emittente è fondata da Mario Volanti, che lascia Radio Superstar per realizzare il suo progetto. La sede è in via Felice Casati. Attualmente il Gruppo Radio Italia, oltre a Radio Italia solo musica italiana, comprende due canali televisivi (Video Italia e Radio Italia Tv) un’etichetta discografica Solomusicaitaliana, l’organizzazione di eventi e concerti legati alla musica italiana e un sito internet. Tutte queste realtà contribuiscono a rendere Radio Italia una delle cinque emittenti più seguite nel panorama radiofonico e musicale italiano. Nel 1966 viene acquisita Radio 105 Classic, temporaneamente ridenominata Rete Italia e successivamente inglobata da Radio Italia che nel 2000 passa da syndication a network.
Il 26 febbraio 1982 muore a Kyoto il regista Teinosuke Kinugasa, considerato uno dei padri fondatori del cinema d’arte in Giappone. Teinosuke Kogame, questo il suo vero nome, nasce l’1 gennaio 1896 a Mié (Giappone) ed inizia a lavorare in teatro come attore per poi passare al cinema interpretando più di quaranta film all’anno. L’esordio come regista è nel 1922 con “Una pagina folle”, primo tentativo giapponese di impeigo del cinema come linguaggio visivo autonomo. Il suo capolavoro muto resta “Crocevia”, più conosciuto come “Ombre su Yoshiwara” (1928). In occidente Kinugasa si evidenzia con il film “La porta dell’inferno” (1954) che riceve il Gran Premio al Festival di Cannes e l’Oscar come migliore film straniero.
Il 26 febbraio 1932 nasce a Kingsland (Arkansas, Usa) il cantante country Johnny Cash, soprannominato “The man in black” per la sua predilezione verso gli abiti neri. Il primo contratto lo ottiene nel 1955, con la “Sun records” con cui incide i primi singoli (tra cui “Folsom prison blues”) e poi, nel 1957, il primo disco solista, “Johnny Cash with his hot and blue guitar”. In seguito arriva alla Columbia (1960) dove incide un album gospel, “Hymns by Johnny Cash”, che incontra grande successo. Nel 1968, mentre è in carcere, incide il suo album più noto, “Johnny Cash at Folsom prison”. Dopo un programma televisivo nel 1969, nel 1971Cash interpreta il western “A gunfight”, con Kirk Douglas, poi compare nella serie “Colombo” di Peter Falk. Anche la produzione musicale mantiene Cash ai vertici delle classifiche con album come “What is truth”, “Man in black” e “Flesh and blood”. Negli anni ’80 Cash pubblica “Johnny 99”, in cui interpreta le canzoni di Bruce Springsteen. Nel 1993 un nuovo contratto con la “American Records” di Rick Rubin. Il primo disco “American recordings” è accolto trionfalmente. Con “Hurt” vince il Grammy per il miglior video musicale all’Mtv video music awards. Johnny Cash muore il 12 settembre 2003 a Nashville (Tennessee, Usa).
Il 26 febbraio 1922 nasce a Copenhagen (Danimarca) Karl-Aage, ala sinistra di classe raffinata, con un dribling e finte di corpo di un incomparabile repertorio. Gioca 10 anni nel BK Frem Copenaghen e fa parte del celeberrimo attacco danese che alle Olimpiadi 1948 di Londra (Inghilterra) surclassa l’Italia (5-3) e ottiene il bronzo olimpico. La Juventus ingaggia Preast nel 1949 e subito i suoi traversono sono pennellati sulla testa di GianPiero Boniperti e dell’altro danese John Hansen. Praest gioca settestagioni in bianconero con 232 presenze, 51 reti e due scudetti (1950, 1952). Nel 1956 passa alla Lazio per una stagione poi termina la carriera. Parest muore il 19 novembre 2011 a Copenhagen.
Il 26 febbraio 1912 nasce a San Pietroburgo (Russia) l’attrice Anastasia Noris von Gerrzfeld, nota come Assia Noris, che vive in Francia e in Italia dove, scoperta dal produttore Amato, esordisce sul grande schermo nel 1932 con “Tre uomini in frac”. Il suo secondo marito, il regista Mario Camerini contribuisce in maniera decisiva al suo successo facendole interpretare ruoli in “Darò un milione” 1935, “Il signor Max” 1937, “Grandi Magazzini” 1939, “Una romantica avventura” 1940. Per quasi cinque anni, infatti, l’attrice lavora assiduamente a fianco di Vittorio De Sica creando una coppia che piace molto alla critica e al pubblico. Biondo simbolo di fanciulla onesta, fresca e ingenuamente maliziosa, termina la carriera profondamente cambiata come donna e come artista delusa da quegli “addetti ai lavori” che la ritenevano ormai fuori moda. Assia Noris muore il 27 gennaio 1998 a San Remo (Imperia).