Il 20 marzo 1922 a Roma si apre il secondo congresso del Partito Comunista, che si chiude il 24 marzo. Si tratta delle prime importanti assise dei comunisti italiani dopo la scissione del Partito socialista, avvenuta a Livorno nel 1921. Le conclusioni del congresso, note come “Tesi di Roma”, negano qualsiasi ipotesi di collaborazione in funzione antifascista con altre forze socialiste o di democrazia borghese. L’obiettivo principale del partito resta la prospettiva di uno sbocco rivoluzionario.