Il 25 aprile 1992 il presidente della Repubblica Francesco Cossiga annuncia le proprie dimissioni con un discorso televisivo a reti unificate di 45 minuti, tenuto simbolicamente nella ricorrenza dell’anniversario della Liberazione. Cossiga ritiene infatti di non avere, a mandato virtualmente scaduto, la forza istituzionale per indurre i partiti a un accordo di governo all’indomani delle elezioni politiche del 5 aprile. Le dimissioni verranno firmate il 28 aprile e, a norma dell’art.86 della Costituzione, le funzioni saranno espletate dal Presidente del Senato Giovanni Spadolini.