Calcio: fondato il Modena Football Club

Il 5 aprile 1912 a Modena dalla fusione tra Audax F.B.C. e Associazione Studentesca del Calcio nasce il Modena Football Club. I problemi principali da risolvere dopo la fondazione sono due, trovare venti lire per iscriversi al campionato e un campo recintato. Superati a fatica i primi ostacoli, si pensa anche alla squadra, che disputa la prima partita amichevole il 3 novembre 1912 nel campo di Piazza d’Armi, a Modena, contro il Venezia. Nella sua storia il Modena (fino al 2012, N. di  R.) disputa 26 campionati di Serie A, 46 di Serie B, 21 di serie C o C1, 1 di serie C2, oltre a 14 campionati diversi. Il Modena vince due volte il Torneo Anglo-italiano: il 20 maggio 1981 e il 10 aprile 1982.

Nasce lo scrittore Giuseppe Marotta, suo “L’oro di Napoli”

Il 5 aprile 1902 nasce a Napoli lo scrittore Giuseppe Marotta, autore di romanzi e di racconti di grande successo anche popolare (L’oro di Napoli, 1947; A Milano non fa freddo, 1949; Gli alunni del tempo, 1960). Critico cinematografico si dedica saltuariamente anche al teatro. La rappresentazione dei caratteri, la ricostruzione degli ambienti, l’umorismo, la forza del sentimento sono i cardini attorno a cui ruota la scrittura teatrale di Marotta. Il vero protagonista delle sue opere è comunque il tipo napoletano, l’uomo che, come il “califfo Esposito”, concentra pregi e virtù della sua città. Marotta scrive le sue opere per il teatro avvalendosi della collaborazione di Belisario Randone. Tra i vari testi “Il contratto”, “Bello di papà”, “Veronica e gli ospiti”, “Il malato per tutti”, “Vado per vedove”. Marotta muore il 12 ottobre 1962 a Napoli.

Calcio: durante Scozia-Inghilterra crolla una tribuna, 25 morti

Il 5 aprile 1902 a Glasgow (Scozia) durante la partita del 19esimo Torneo interbritannico Scozia – Inghilterra crolla la Western Tribune Stand e muoiono 25 spettatori, L’incontro termina 1-1 ma viene invalidato però, nonostante questo, il torneo viene vinto dalla Scozia  con 5 punti davanti all’Inghilterra con 4, all’Irlanda con 2 e al Galles con 1 punto.

Nasce la grande attrice teatrale Adrienne Lecouvreur, ricordata in opere

Il 5 aprile 1692 nasce a Damery (Francia) l’attrice Adrienen Lecouvreur, personaggio indimenticabile della scena francese agli inizi del 1700, ispira numerosi lavori teatrali, tra cui è da ricordare “Adrienne Lecouvreur”, famoso dramma del 1849 di Eugène Scribe ed Ernest Legouvè da cui Arturo Colautti trarrà il libretto per l’opera di Francesco Cilea (Adriana Lecouvreur, 1902) e l’omonima commedia di Sarah Bernhardt (1907). La Lecouvreur muore il 20 marzo 1730  a Parigi (Francia) in circostanze misteriose (la leggenda vuole sia avvelenata per gelosia dalla duchessa di Bouillon).

Delitto della Val Chiavenna: pene severe per le tre ragazze assassine

Il 4 aprile 2002 a Milano La Corte d’appello per i minori infligge 12 anni, 7 mesi e 10 giorni ad Ambra, che in primo grado era prosciolta perché ritenuta incapace di intendere e di volere e conferma la condanna a 8 anni e mezzo per le altre due. Pesanti quindi le condanne per Ambra, Veronica e Milena, le tre minorenni di Chiavenna (Sondrio) che il 6 giugno 2000 uccidono a coltellate “in nome di Satana” suor Maria Laura Mainetti, 61 anni.  Ambra attira in trappola la suora con una telefonata poi, assieme a Milena e Veronica, compie il folle rito: suor Maria Laura viene colpita da diciotto coltellate, sei a testa, perché 666 e’ il numero della Bestia. La mattina seguente un passante scopre il cadavere e poco più di venti giorni dopo Ambra, Milena e Veronica finiscono in manette. Il 6 giugno 2006 si chiude a Como il processo di beatificazione per suor Maria Laura, mentre in agosto Veronica è scarcerata con tre anni di anticipo grazie all’indulto. Milena si trova in una comunità mentre Ambra è reclusa nel carcere di Torino, in attesa della semilibertà.

Maria Jepsen è la prima donna al mondo vescovo della Chiesa luterana

Il 4 aprile 1992 Maria Jepsen è la prima donna al mondo ad essere nominata vescovo della Chiesa luterana. Nel 2002 è riconfermata vescovo. La Jepsen nasce il 19 gennaio 1945 a Bad Segeberg (Germania), studia filologia antica e teologia evangelica a Tübingen, Kiel e Marburg. Nel 1970 si sposa col pastore luterano Peter Jepsen. Dal 1991 la Jepsen fa parte del Sinodo della Evangelische Kirche in Deutschland (EKD), dal 1997 al 2003 fa parte del Consiglio dell’EKD. Il 16 luglio 2010 la Jepsen, vescovo di Amburgo(Germania) si dimette per avere coperto e sottovalutato un caso di violenza sessuale avvenuto nella sua diocesi.

Nasce Anthony Perkins, per Hitchkock interpreta lo psicopatico di “Psyco”

Il 4 aprile 1932 nasce a New York (New York, Usa) l’attore cinematografico Anthony Perkins, notissima la sua interpretazione dello psicopatico di “Psyco”, per la regia di Alfred Hitchcock. Perkins inizia la sua esperienza in palcoscenico a soli quindici anni, in ruoli minori, cui fa seguito la televisione. Il suo debutto cinematografico risale al 1953 con una piccola parte nel film “L’attrice” di George Cukor. È però in teatro che ottiene le soddisfazioni migliori a Broadway (New York, Usa) con la commedia “Tè e simpatia” di Robert Anderson. Nel 1956 fa ritorno al cinema con “La legge del signore/L’uomo senza fucile”, interpretato da Gary Cooper. La sua interpretazione, seppur minore, gli vale tuttavia una nomination all’Oscar. L’incontro con Alfred Hitchcock segna definitivamente il suo destino, e l’interpretazione di Norman Bates condiziona pesantemente lo sviluppo della sua carriera. In seguito sarà sempre identificato con quell’indimenticabile e terrorizzante personaggio.  Per la regia di Orson Welles, è ne “Il processo” (1963);  con Sophia Loren gira “Il coltello nella piaga” (1963); con Brigitte Bardot “Un adorabile idiota” (1964). Incerto, allucinato, interpreta se stesso, a volte efficacemente, come in “Comma 22” (1970) o in “Assassinio sull’Orient Express” (1975). Perkins muore di Aids il 12 settembre 1992 a Hollywood (California, Usa).

Nasce il compositore di musica da film Elmer Bernstein, Oscar nel 1968

Il 4 aprile 1922 nasce a New York (New York, Usa) il compositore di colonne musicali Elmer Bernstein. Scrive musiche per oltre 200 film tra cui “I magnifici sette”, “La grande fuga”, “I dieci comandamenti”, “L’uomo dal braccio d’oro”, “Il piccolo campo” e “Il buio oltre la siepe” ottenendo 14 nomination gli Oscar e vincendolo nel 1968 per la colonna sonora di “Millie”. Condizionato dal maccartismo, Bernstein muore il il 18 agosto 2004 a Ojai (California, Usa).

Nasce Marcello Marchesi, uno dei più geniali umoristi

Il 4 aprile 1912 nasce a Milano l’umorista, commediografo e sceneggiatore Marcello Marchesi, il più grande battutista italiano del secondo ‘900. Marchesi per oltre trent’anni è autore di riviste teatrali di grande successo, ma è anche uno dei padri del varietà radiofonico e televisivo. Esordisce nel 1932 con la rivista “C’è una commedia musicale” alla quale seguono numerosi titoli che fanno epoca. Scrive molti degli spettacoli che portano Walter Chiari al successo. Tra gli spettacoli scritti per Gino Bramieri va ricordato “Cielo mio marito!”. Come autore televisivo, oltre a firmare programmi leggeri e di varietà, è creatore di aforismi e battute destinati agli slogan pubblicitari di Carosello. Tra i suoi programmi vanno ricordati: “Ti conosco mascherina” (1955), “L’amico del giaguaro” (1961), “Quelli della domenica” (1968) e “Il signore di mezza età” (1963), interpretato in prima persona. A quattro mani, con Vittorio Metz, scrive anche alcune sceneggiature dei film di Macario e Totò: “Imputato alzatevi”, “I due orfanelli”, “Siamo uomini o caporali?” e “Totò al Giro d’Italia”. Marchesi muore il 19 luglio 1978 annegando a poca distanza dalla riva mentre fa il bagno in una spiaggia del golfo di Oristano.

Approvata la legge che istituisce l’INA, Istituto Nazionale delle Assicurazioni

Il 4 aprile 1912 approvata la legge, già approvata dalla Camera il 2 marzo e dal Senato il 28 marzo, che istituisce l’Ina, Istituto nazionale delle assicurazioni. L’Istituto  nasce come ente pubblico per esercitare il monopolio delle assicurazioni sulla vita in Italia. In base a questa legge le società private che hanno sinora gestito le assicurazioni sulla vita possono proseguire la loro attività per un periodo non superiore ai dieci anni, previa cessione all’Ina del 40% di ogni rischio assicurato dopo l’entrata in vigore della legge stessa. Sono inoltre obbligate a impiegare la metà dei premi riscossi in titoli di Stato, vincolati presso la Cassa depositi e prestiti. La legge  non risolve il problema delle pensioni ai lavoratori, che, secondo le dichiarazioni di Giolitti, dovevano essere lo scopo fondamentale del progetto di monopolio, dal momento che l’assicurazione sulla vecchiaia e sull’invalidità rimane facoltativa e diventerà obbligatoria solo dal 1919.