L’1 maggio 1992 a Milano, nell’ambito dell’inchiesta “Mani pulite”, arrivano i primi avvisi di garanzia a parlamentari in carica: sono gli ex sindaci socialisti di Milano, Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri. Per Pillitteri, cognato di Bettino Craxi, l’accusa è di ricettazione di 500 milioni di lire nel periodo 1984-85. Tognoli, ministro del Turismo e spettacolo, è accusato di ricettazione e corruzione riferite ad una cifra di quasi 1 miliardo di lire. Sono inoltre arrestati il presidente della Mm (Metropolitana milanese) Claudio Dini e l’ex assessore del Comune di Milano Walter Armanini.