Il 21 febbraio 2007 a Roma il governo Prodi è bocciato al Senato per due soli voti sulla risoluzione per approvare la relazione di politica estera esposta dal ministro Massimo D’Alema. La maggioranza richiesta era infatti di 160 voti, mentre la risoluzione dell’Unione ha avuto solo 158 voti. Su 319 presenti (maggioranza 160), i favorevoli sono stati 158, i contrari 136, gli astenuti 24. Prodi rassegna le dimissioni, ma dopo due giorni di consultazioni Napolitano le respinge, rimandano il Governo al Parlamento per la fiducia. Il 28 febbraio l’esecutivo ottiene la fiducia dal Senato della Repubblica: 162 sì, 157 no, nessun astenuto.