Dieci anni fa ondata di arresti delle nuove BR

Il 12 febbraio 2007 una ondata di arresti eseguiti in diverse città italiane su un’inchiesta del pm milanese Ilda Boccassini, costringe la Cgil a fare i conti con il terrorismo. Questa volta non c’entra la presunta durezza del confronto politico, ma il suo ruolo di serbatoio privilegiato per il reclutamento del nuovo brigatismo infatti ben sette dei quindici presunti terroristi finiti oggi in manette nell’ambito della vasta operazione coordinata dalla procura di Milano, risultano infatti iscritti al primo sindacato italiano. Il 12 giugno 2010 si conclude con 14 condanne e 3 assoluzioni il processo di primo grado in Corte d’Assise a Milano contro i presunti appartenenti alle nuove Brigate Rosse. Le condanne variano, a vario titolo, dai 15 anni ai 10 giorni di reclusione. Proteste e cori in aula per la sentenza che ha sostanzialmente confermato, anche se con pene più lievi, l’impianto accusatorio del Pm Ilda Boccassini. Alcuni degli imputati condannati devono anche risarcire 100 mila euro al giuslavorista Pietro Ichino, contro il quale era stato programmato secondo l’accusa un attentato, e 1 milione alla Presidenza del Consiglio. L’11 febbraio 2012 la V sezione penale della Corte di Cassazione annulla con rinvio, affinché si tenga un nuovo processo innanzi alla Corte d’assise d’appello di Milano, le condanne – alcune superano i 14 anni di reclusione – a 12 imputati accusati di aderire alle Nuove Brigate rosse e di avere nel mirino il giuslavorista Pietro Ichino. Il 28 maggio 2012 la seconda Corte d’assise d’appello di Milano, presieduta da Anna Conforti, emette 11 condanne nei confronti dei dodici imputati per il processo d’appello bis a carico dei presunti appartenenti alle cosiddette “Nuove Brigate Rosse”. Undici anni e mezzo la pena massima. Un solo imputato assolto su 12. Il verdetto più pesante è a carico di Claudio Latino. L’assoluzione riguarda invece Salvatore Scivoli, per il quale l’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi. Le pene sono meno pesanti di quelle decise nella prima sentenza d’appello. E’ invece confermato il risarcimento di 100mila euro che gli imputati dovranno versare a Pietro Ichino, giuslavorista e senatore Pd che nel procedimento si è dichiarato parte civile. E proprio Ichino nel corso dell’udienza è oggetto di una dura contestazione da parte dei parenti degli accusati, nonché di un duro attacco da parte di uno degli imputati, Alfredo D’Avanzo.

Dieci anni fa muore Aldo Visalberghi, pedagogista innovatore

Il 12 febbraio 2007 muore a Roma il pedagogista Aldo Visalberghi, uno dei padri dell’associazione Giustizia e Liberta’, un partigiano di spicco nella lotta contro il nazifascismo e compagno di studi alla Scuola Normale di Pisa del futuro presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.Visalbrghi nasce l’1 agosto 1919 a Trieste, si laurea in Filosofia e si diploma alla Scuola normale superiore di Pisa. Presiede dal 1979 al 1991 il Centro europeo dell’educazione di Frascati (Roma). E’ anche direttore di collane pedagogiche e della rivista “Scuola e citta’”.

20 anni fa, Nazionale di calcio: la prima volta senza la Rai

Il 12 febbraio 1987 da Londra (Inghilterra) per la prima volta, una rete privata, Tele Montecarlo, trasmette in esclusiva una partita di calcio della Nazionale italiana valida per la qualificazione ai campionati mondiali, Inghilterra – Italia allo stadio di Wembley con vittoria dell’Italia 1-0 con rete di Zola al 19′ del primo tempo. Il riscontro di pubblico ottenuto, in linea con quello delle altre partite della Nazionale, pone il problema della validità del palinsesto attraverso cui l’emittente cerca di scalfire il duopolio televisivo, al di là del problema della limitata copertura territoriale.

20 anni fa cambia l’esame di maturità

Il 12 febbraio 1997 a Roma dopo trent’anni, il Senato dà il via definitivo alla riforma dell’esame di maturità, che entrerà in vigore con l’anno scolastico 1998-1999. Per gli studenti tre prove scritte e una orale su tutte le materie dell’ultimo anno. La commissione d’esame prevede quattro membri interni, quattro esterni più il presidente, sempre esterno. Le valutazioni saranno espresse in centesimi e non più in sessantesimi: fino a 45 punti per gli scritti, fino a 35 per gli orali e fino a 20 per i profitti di tutti gli anni di studio.

30 anni fa Corriere della Sera: Ugo Stille è il nuovo direttore

Il 12 febbraio 1987 a Milano Ugo Stille assume la direzione del “Corriere della sera”. Al quotidiano milanese è chiamato a prendere il posto di Piero Ostellino. Stille, il cui vero nome è Mikhail “Misha” Kamenetzki, nasce il 3 dicembre 1919 a Mosca (Russia). Segue la sua famiglia nel trasferimento in Italia e si laurea in filosofia all’Università di Roma. Costretto ad emigrare negli Usa dalle leggi razziali, torna in Italia al seguito delle truppe americane e ne dirige le trasmissioni dalle stazioni radio. Nel 1946 torna a New York e inizia a collaborare con il “Corriere della Sera”. Rimarrà alla guida del Corriere fino all’1 settembre 1992, quando sarà sostituito da Paolo Mieli alla direzione. In seguito riprenderà la sua corrispondenza dagli Usa. Stille muore il 2 giugno 1995 a New York (New York, Usa) .

30 anni fa muore Angela Giussani, con la sorella Luciana crea Diabolik

Il 12 febbraio 1987 muore a Milano Angela Giussani, con la sorella Luciana crea il celeberrimo Diabolik, protagonista di una collana di fumetti di grandissimo successo. Angela nasce il 10 giugno 1922 a Milano; dopo aver fatto per un certo periodo la modella, sposa nel 1946 l’editore Gino Sansoni. Fonda poi una casa editrice tutta sua che chiama Astorina. L’1 novembre 1962 pubblica il primo numero di Diabolik con il plot scritto dalla stessa Angela Giussani. Sarà l’inizio di una lunga serie di successi per il re del terrore. Dopo tredici uscite del nuovo fumetto, Angela chiama a lavorare con sé la sorella Luciana, diplomata da poco ad una scuola tedesca; insieme si occupano della casa editrice Astorina e scrivono a quattro mani le avventure di Diabolik.

70 anni fa Christian Dior presenta la sua prima collezione

Il 12 febbraio 1947 a Parigi (Francia) lo stilista Christian Dior presenta la sua prima collezione, la linea Corolla. Un debutto che lo consacra maestro grazie ai delicati abiti-corolla in grado di esaltare una femminilità nuova e aristocratica allo stesso tempo: vita sottile, guêpière, spalle minute, gonne ampie e voluminose. New look è il nome con cui sarà ribattezzata. Quello stesso giorno è presentato anche Miss Dior, la prima delle fragranze firmate dal couturier, amante e conoscitore dei fiori. Dior nasce il 21 gennaio 1905 a Granville (Francia), negli anni Trenta Dior lavora come illustratore e apre il suo primo atelier a Parigi nel 1946. Rivoluziona i criteri applicati all’abbigliamento femminile e riconferma Parigi come capitale della moda. Dior muore il 24 ottobre 1957 a Montecatini (Pistoia) . Dopo la morte di Dior l’azienda è diretta da stilisti prestigiosi come Yves Saint-Laurent, Marc Bohan, Gianfranco Ferré.

80 anni fa costituita la Mapei

Il 12 febbraio 1937 viene costituita a Milano la società Mapei – il cui nome è l’acronimo di “materiali ausiliari per l’edilizia e l’industria” – fondata da Rodolfo Squinzi, nono di undici tra fratelli e sorelle, che non ha ancora trent’anni e lavora nei cantieri dalla morte del padre, quando ne aveva dodici. Si mette in proprio intuendo di che cosa il mercato ha bisogno; comincia infatti a produrre, con appena tre dipendenti, intonaci colorati, pitture protettive, collanti a base di caseina. In settantanni la piccola società della periferia milanese diventa una multinazionale leader al mondo nel settore degli adesivi e prodotti chimici per l’edilizia guidata al 12 febbraio 2017 da Giorgio Squinzi, figlio di Rodolfo, nato il 18 maggio 1943 a Cisano Bergamasco (Bergamo) che è Presidente di Confindustria dal 2012 al 2016.

180 anni fa nasce Eugenia Attendolo Bolognini, amante di Umberto I di Savoia

Il 12 febbraio 1837 nasce a Milano Eugenia Attendolo Bolognini, “la bella Bolognina” , amante del re Umberto I di Savoia prima e durante il suo matrimonio con la regina Margherita. Il suo ruolo ufficiale è tale che la regina Margherita, alla morte del marito, inviti “la bella Bolognina” per lasciarla qualche tempo sola con l’amante morto. Figlia di Eugenia Vimercati Sanseverino e del conte Gian Giacomo Attendolo Bolognini, raffinato collezionista cui si deve l’impulso decisivo alla nascita dei musei Civici di Milano, Eugenia sposa il duca Giulio Litta, fervente patriota. Donna splendida, ha due figli, Pompeo e il prediletto Alfonso, che nel 1891, a distanza di pochi giorni dalla morte del padre Giulio, scompare prematuramente. Alla sua generosità si deve il primo padiglione del Policlinico (Padiglione Litta – 1891). Nel 1899 Eugenia dona in memoria del figlio all’Ospedale Maggiore di Milano l’oratorio di Santa Maria delle Selve a Vedano al Lambro e una rendita annua di 2000 lire. La Attendolo Bolognini muore il 6 aprile 1914 a Vedano al Lambro (allora Milano, oggi Monza e Brianza).

180 anni fa muore lo scrittore Ludwig Borne, influenza Karl Marx

Il 12 febbraio 1837 muore a Parigi (Francia) lo scrittore Ludwig Borne. Löb Baruch, questo il suo vero nome, nasce il 6 maggio 1786 a Francoforte sul Meno (Germania) e si converte dal giudaismo al protestantesimo e vive per lo più a Parigi. Appartenente allo Junges Deutschland, fonda giornali e riviste radicali (tra cui “Die Waage”, soppressa per gli attacchi al Metternich) e considera la letteratura un mezzo di agitazione politica contro l’oppressione della Restaurazione e per l’emancipazione individuale, e questa concezione influenzerà soprattutto Karl Marx. Il suo scritto più noto e ancor più interessante è “Briefe aus Paris” (1832-34; Lettere da Parigi), una raccolta di violenti commenti sulla situazione della Germania del tempo e sui suoi responsabili.