Il 12 marzo 19777 a Bologna Radio Alice, emittente di intervento politico militante è chiusa dai carabinieri con l’accusa di avere diretto via etere i violenti scontri all’indomani dell’assassinio dello studente Francesco Lorusso per mano della polizia. I redattori della radio che non riescono a fuggire durante l’irruzione negli studi sono arrestati. Gli apparati di trasmissione sono distrutti. Per la prima volta nella storia repubblicana una testata radiofonica è soppressa per mano militare. Radio Alice riapre circa un mese dopo e continua le trasmissioni per ancora un paio d’anni, ma senza l’apporto degli originali fondatori. Tutti gli arrestati di Radio Alice, alcuni dei quali malmenati in carcere, sono prosciolti dalle accuse mosse nei loro confronti. La frequenza della radio sarà poi ceduta a Radio Radicale.