Il 19 marzo 1987 muore a Parigi (Francia) Louis de Broglie, nel 1929 riceve il premio Nobel per la fisica. Luois-Victor de Broglie nasce il 15 agosto 1892 a Dieppe (Francia), nel 1924 sostiene una tesi di laurea, intitolata “Recherches sur la Théorie des quanta”, nella quale espone per la prima volta la teoria ondulatoria della materia, associando a ogni elettrone un’onda di lunghezza data (onda di de Broglie). Tale teoria, che estende alle particelle il dualismo onda-corpuscolo messo in evidenza per la radiazione elettromagnetica, è verificata sperimentalmente da Clinton Joseph Davisson e Lester Halbert Germer (1927) e, sviluppata da Erwin Schrödinger oltre che dallo stesso de Broglie, costituisce la base della meccanica ondulatoria. Oltre ai lavori di fisica teorica si devono al de Broglie numerosi e pregevoli scritti di filosofia della scienza e di divulgazione scientifica.
Mese: Marzo 2017
Il 19 marzo 1957 nasce a Novi Ligure (Alessandria) l’attore Claudio Bisio: diplomato alla Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo teatro di Milano, debutta sul palcoscenico nel 1981 con la compagnia del Teatro dell’Elfo, con cui si esibisce fino al 1989 e dove inizia il sodalizio con Gabriele Salvatores. E sotto la direzione dello stesso regista debutta sul grande schermo con “Sogno di una notte d’estate” (1983, adattamento cinematografico dell’omonimo spettacolo teatrale tratto dall’opera di Shakespeare, già messo già in scena dai due con successo). Nel corso della sua carriera lavora con registi come Mario Monicelli (“I Picari”, 1987), Dino Risi (“Scemo di guerra”, 1985), Giuseppe Bertolucci (“Strana la vita”, 1987 e “I cammelli”, 1988), Francesco Rosi (“La tregua”, 1996) ma con Salvatores affronta i ruoli che maggiormente lo mettono in evidenza: Noventa, il soldato impaurito che tenta in ogni modo la fuga in “Mediterrano” (1990, Oscar come miglior film straniero); Alex, l’italiano che vive di espedienti in Messico in “Puerto Escondido” (1992); Giacomo Fiori in “Sud” (1993); Corvo Rosso in “Nirvana” (1997). Buona parte del suo successo la deve anche ai vari programmi televisivi di cui è interprete: “Zanzibar”, “Cielito Lindo”, “Facciamo Cabaret”, le varie edizioni di “Mai dire Gol” e di “Zelig”.
Il 19 marzo 1947 nasce a Greenwich (Connecticut, Usa) l’attrice Glenn Close,specializzata nei ruoli della donna perfida. Debutta sul grande schermo ne “Il mondo secondo Garp” (1982) di George Roy Hill, ottenendo una nomination agli Oscar come attrice non protagonista. Dotata di carattere e di grande versatilità, è bravissima nell’interpretare la moglie libertaria in “Il grande freddo” (1983) di Lawrence Kasdan, così come la compagna di Robert Redford in “Il migliore” (1984) di Barry Levinson. Dopo il grande successo popolare ottenuto con il thriller erotico “Attrazione fatale” (1987) di Adrian Lyne, si ritrova imprigionata in ruoli di donna infida e crudele. Eccezionale l’interpretazione della donna intrigante e sensuale sia in “Le relazioni pericolose” (1988) di Stephen Frears, sia nella versione di “Amleto” (1990) diretta da Franco Zeffirelli, fino a trasformarsi in Crudelia De Mon nella versione “La carica dei 101” (1996). Fra gli altri suoi film ricordiamo: “Il mistero Von Bulow” (1990) di Barbet Schroeder, “Air Force One” (1997) di Wolfgang Petersen, “La fortuna di Cookie” (1999) di Robert Altman, The Lion in Winter – Nel regno del crimine (2003), Albert Nobbs (2011), Damages (2007-2012) e Guardiani della Galassia (2014). La Close detiene il record di 6 candidature ai Premi Oscar (condiviso con Thelma Ritter e Deborah Kerr) senza l’assegnazione di un premio. Nel corso della sua carriera vince due Golden Globe, tre Emmy Awards, uno Screen Actors Guild Award, un Drama Desk Award e tre Tony Awards.
Il 19 marzo 1937 nasce a Roma il giocatore e allenatore Carlo Mazzone. Come calciatore gioca in Roma, Spal, Siena e Ascoli. Inizia la carriera di allenatore nella stagione 1968-69 ad Ascoli, dove rimane sette di anni di seguito. Le altre squadre che guida sono: Fiorentina, Catanzaro, Lecce (per 4 anni), Pescara, Cagliari (3 anni non consecutivi), Roma (3 anni), Napoli. Guida il Bologna nella stagione 1985-86, e ci ritorna nella stagione 2004-2005, festeggiando le sue 1000 panchine. Alla guida del Livorno il 18 marzo 2006, in occasione di Livorno-Juventus, eguaglia il record di presenze in panchina in serie A di Nereo Rocco e lo batte successivamente. Infatti nella sua lunghissima carriera Mazzone allena ininterrottamente per quasi 40 anni e stabilisce un altro record nella storia del calcio italiano con le sue 1.278 panchine ufficiali.
Il 19 marzo 1937 Papa Pio XI promulga l’enciclica “Divini Redemptoris” nella quale condanna il comunismo bolscevico e ateo. In essa il pontefice rifiuta categoricamente qualsiasi dittatura che blocchi la libertà religiosa dei cattolici. In particolare con questa enciclica Pio XI denuncia gli errori del comunismo, che «spoglia l’uomo della sua libertà, […] toglie ogni dignità alla persona umana e ogni ritegno morale contro l’assalto degli stimoli ciechi», indicandolo come «intrinsecamente perverso», nella quale si cela una «falsa» idea di redenzione. Il 14 marzo il pontefice aveva emanato la «Mit brennender Sorge», di condanna al nazismo. La “Divini Redemptoris” è la terzultima enciclica di Papa Pio XI.
Il 19 marzo 1917 nasce a Bucarest (Romania) il pianista Dinu Lipatti: figlio d’arte, si diploma presso il Conservatorio di Bucarest e si perfeziona all’Ecole Normale de Musique di Parigi (Francia) con Dukas e Stravinskij. E’apprezzato interprete e si esibisce sui palcoscenici europei e americani più importanti, ma la sua breve esistenza non gli permette di farsi apprezzare allo stesso modo come autore. L’estetica e il gusto compositivo di Lipatti sono influenzati in diversa misura dalla musica popolare rumena, dalla corrente neoclassica, dalla scuola francese e dalle composizioni di Béla Bartók. Lipatti muore il 2 dicembre 1950 a Ginevra (Svizzera) per un linfoma di Hodgkin, all’epoca non ancora curabile.
Il 19 marzo 1897 muore a Parigi (Francia) l’esploratore Antoine d’Abbadie, rileva l’Etiopia. Antoine Thomson d’Abbadie nasce il 3 gennaio 1810 a Dublino (Irlanda), temporanea residenza dei genitori. Dopo aver studiato a Tolosa (Francia) e a Parigi si reca in Brasile per compiere studi sul magnetismo terrestre. Nel 1837, unitosi al fratello Arnaud (nato a Dublino nel 1815, morto nel 1893) e all’italiano Sapeto, sbarca a Massaua (Etiopia) e si spinge fino a Gondar (Etiopia). Di qui Antoine rientra in Francia per provvedere gli strumenti scientifici che gli servono per cartografare le regioni visitate dell’Etiopia e Arnaud si inoltra, primo degli europei, fino al paese dei Galla e nella regione dell’Abai. Nel 1840 Antoine torna in Etiopia e inizia il suo grande lavoro geodetico che lo porta alla costruzione della carta dell’Etiopia. Studia anche i costumi e le lingue di quelle popolazioni, si spinge fino al Caffa ed esplora il corso superiore dell’Omo. Dopo aver raccolto molte ed importanti informazioni sulla geografia, geologia, archeologia, cartografia e storia naturale dell’Etiopia, oltre che diverse notizie sulle etnie che vi vivono, compresi studi sulle lingue e sui costumi, i fratelli ritornano in Francia nel 1848 e iniziano a preparare i loro materiali per la pubblicazione Alla sua morte Antoine lascia all’Accademia delle Scienze di Parigi poderi e rendite perché, nello spazio di cinquant’anni, sia completato un catalogo di 500.000 stelle. Si deve a lui l’iniziativa presso il papa per l’istituzione del Vicariato apostolico dei Galla, fondato nel 1846 ad opera di mons. Massaia.
Il 19 marzo 1687 muore presso il fiume Brazos (Texas) l’esploratore René-Robert Cavelier La Salle, ucciso da alcuni membri della sua spedizione ammutinati. Cavalier La Salle nasce il 22 novembre 1643 a Rouen (Francia), nel 1666 emigra in Canada e nel 1669 rileva il corso del fiume Ohio; scopre nel 1678 le cascate del Niagara ed è il primo uomo bianco a percorrere , tra il 1681 e il 1682 il fiume Mississippi, prendendo possesso del bacino imbrifero di quel grande fiume in nome del re di Francia, Luigi XIV, in onore del quale chiama la vastissima regione Louisiana.
Il 18 marzo 2007 viene arrestato a Rio de Janeiro (Brasile, in un albergo di Copacabana, Cesare Battisti, che verrà detenuto Battisti in carcere a Brasilia (Brasile) fino al 9 giugno 2011. L’ex leader dei “Proletari armati per il comunismo” è arrestato a Parigi (Francia) nel 2004 su richiesta del ministero della Giustizia italiano, perché condannato definitivamente due volte all’ergastolo e perchè imputato di altri due omicidi. Battisti però è scarcerato con obbligo di firma, in attesa che si compia l’iter dell’estradizione richiesta dal nostro governo. Così Battisti fugge in Brasile. Battisti nasce il 18 dicembre 1954 a Cisterna di Latina (Latina) e come membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, è condannato in contumacia all’ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso con altri, secondo la legislazione d’emergenza degli anni di piombo, oltre che per vari reati legati alla lotta armata e al terrorismo. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva annuncia il rifiuto dell’estradizione in Italia, concedendo il diritto d’asilo. Della questione è investita la Corte costituzionale brasiliana su sollecito della nuova presidente del Brasile, Dilma Rousseff, che l’8 giugno 2011 nega definitivamente l’estradizione, pur revocando lo status di rifugiato, con la motivazione che avrebbe potuto subire “persecuzioni a cause delle sue idee”. Battisti è quindi scarcerato, e rimane in libertà fino al 12 marzo 2015, giorno in cui viene nuovamente arrestato dalle autorità brasiliane in seguito all’annullamento del permesso di soggiorno, ma rilasciato quasi subito.
Il 18 marzo 2007 a Perugia, la Colussi Perugia di Massimo Barbolini si aggiudica la seconda Coppa Cev della sua storia (la prima è del 2005) superando con un nettissimo 3-0 la formazione russa dello Zarechie Odintsovo.