Il 15 aprile 1967 muore a Roma Totò, celebre attore cinematografico e teatrale. Antonio de Curtis Gagliardi Ducas Comneno di Bisanzio, questoo mil suo vero nome, nasce il 15 febbraio 1898 a Napoli e dopo la gavetta nel café-chantant e nella rivista come macchiettista e mimo, Totò diviene una celebrità del teatro comico e dell’avanspettacolo, dove esibisce i travestimenti e la maschera comica che lo renderanno presto famoso anche sul grande schermo. Senza abbandonare il palcoscenico, nel 1937, con “Fermo con le mani” di Gero Zambuto, Totò inizia la sua attività cinematografica. Il successo al cinema gli arriva nel 1947 con “I due orfanelli” di Mario Mattoli. Dal 1950 si dedica quasi esclusivamente al cinema, diretto nella maggior parte dei casi da Steno, Camillo Mastrocinque e Mattoli. Intramontabili successi sono film come “Fifa e arena” (1948), “L’imperatore di Capri” (1949) di Luigi Comencini, “Napoli milionaria” (1950) di Eduardo De Filippo, “Totò le Mokò” (1949) e “Totò sceicco” (1950) o quelli girati in coppia con Peppino De Filippo, tra cui i memorabili “Totò, Peppino e la malafemmina” (1956) e “Signori si nasce” (1960). Nel 1958 partecipa con una parte secondaria, ma di grande impatto comico a “I soliti ignoti” di Mario Monicelli mentre è sorprendente la sua interpretazione in “Uccellacci e uccellini” (1966) di Pier Paolo Pasolini. E’ inoltre autore di poesie (del 1964 è la raccolta in versi in dialetto napoletano “A’ livella”) e di canzoni (firma la celebre “Malafemmina”).