Il 30 aprile 1997 a Roma il Premier Romano Prodi presenta al consiglio dei ministri la proposta di abrogare la norma transitoria della Costituzione che vieta il rientro dei Savoia e dei loro discendenti maschi nel territorio italiano. Un apposito disegno di legge costituzionale è approvato entro breve tempo. La decisione ottiene larghi consensi dalla maggioranza delle forze politiche, escluse Rifondazione e Repubblicani. Da più parti si sottolinea che un provvedimento democratico della Repubblica italiana non cancella le gravi colpe dei Savoia in questo secolo.