Il 22 maggio 1997 muore a Roma l’attore Renzo Montagnani, il Don Fumino dell’omonima serie tv. Montagnani nasce l’11 settembre 1930 a Alessandria. Scoperto da Macario, esordisce in teatro come spalla di Carlo Dapporto. Nel cinema ha successo grazie alla partecipazione al film “Metello” (1970), tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, per la regia di Mauro Bolognini. Impiegato nel cinema soprattutto in film erotici all’italiana, che non valorizzano il suo talento, in teatro può esprimersi in ottime interpretazioni di testi di Shaw, Feydeau, Svevo e Lunari. Oltre alla partecipazione cinematografica in “Amici miei” (atto II e atto III) di Mario Monicelli, la vera popolarità di Montagnani si deve comunque al personaggio del sanguigno parroco don Fumino da lui impersonato nell’omonima serie televisiva. È anche un ottimo doppiatore che dà la propria voce ad attori del calibro di Charles Bronson, Philippe Noiret, Michel Piccoli, Albert Salmi. Indimenticabile il suo doppiaggio del gatto Romeo (“er mejo der Colosseo”) nel cartoon disneyano Gli Aristogatti.
Mese: Maggio 2017
Il 22 maggio 1987 nasce a Belgrado (Serbia) il campione di tennis Novak Djokovic. Si mette in luce prestissimo e a soli 16 anni è già professionista. Gioca un tennis molto offensivo, fatto di continue accelerazioni, ma soprattutto dimostra spesso di non provare alcun timore reverenziale verso nessun giocatore. Attualmente occupa la seconda posizione del ranking ATP da singolarista, ed è numero 1 al mondo per 223 settimane, di cui 122 consecutive. Da Wimbledon 2015 al Roland Garros 2016 vince tutti i quattro i tornei dello Slam di fila, anche se non nello stesso anno, compiendo il cosiddetto “Grande Slam virtuale”, impresa che non riusciva dai tempi di Rod Laver (vincitore del Grande Slam solare nel 1969, finora unico dell’Era Open). Il serbo conquista (fino al maggio 2017, NdR) 12 titoli del Grande Slam su 21 finali disputate, 5 ATP World Tour Finals (di cui 4 consecutivi), 30 tornei Masters 1000 (record condiviso con Rafa Nadal), la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici 2008 di Pechino (Cina) e una Coppa Davis con la Serbia. Djokovic èÈ uno degli otto giocatori riusciti nell’impresa di centrare il Career Grand Slam e uno dei nove giocatori dell’Era Open ad aver raggiunto tutte e quattro le finali degli Slam. E’ il tennista che ha guadagnato di più in montepremi nella storia raggiungendo (sempre alla fine del 2016) 104.820785 dollari.
Il 22 maggio 1967 muore a New York (New York, Usa) il poeta James Langston Hughes, esponente della cosiddetta “Harlem Renaissance” degli anni Venti del Novecento. Hughes nasce l’1 febbraio 1902 a Joplin (Missouri, Usa), si laurea in Pennsylvania e svolge vari lavori prima di continuare gli studi in Unione sovietica e, durante la guerra civile spagnola, diventare corrispondente da Madrid (Spagna) per un periodico di Baltimora (Maryland, Usa). Come giornalista esprime sovente le sue opinioni sulle frustrazioni degli afroamericani, usando i toni umoristici e ingannevolmente ingenui di quella che sarebbe stata la sua creazione più felice, Jesse B. Simple. Per la poesia, Hughes ignora le forme tradizionali e adotta un linguaggio modellato sui ritmi del jazz e del blues, come in “Blues di stanchezza” (1926). Tra le altre opere figurano il romanzo “Piccola America negra” (1930), il dramma “Mulatto” (rappresentato nel 1935 e pubblicato nel 1963) e l’autobiografia “Nel mare della vita” (1940).
Il 22 maggio 1907 nasce a Dorking (Surrey, Inghilterra) l’attore Laurence Olivier, il più grande attore del suo tempo, specie nei ruoli shakespeariani. Il debutto in teatro di Olivier avviene a Londra (Inghilterra) nel 1925. Nel 1930 e nel 1931 interpreta “Private Lives” (La dolce intimità) di Noel Coward, sia a Londra sia a New York (New York, Usa). Dal 1935 Olivier si dedica alla rappresentazione delle opere di William Shakespeare, con un memorabile “Romeo e Giulietta”. Dal 1937 al 1938 recita nella compagnia shakespeariana dell’Old Vic di Londra, di cui è direttore artistico dal 1944 al 1949. Nel 1939 il suo primo film importante, “La voce nella tempesta”, tratto dall’omonimo romanzo di Emily Brontë. Nel 1944 la versione cinematografica dell’ “Enrico V” di Shakespeare, da lui diretta e interpretata, entra nella storia. Nel 1948 con “Amleto” vince quattro Oscar e il Leone d’Oro a Venezia. Memorabile anche in ruoli meno classici: “Rebecca, la prima moglie” (1940), “Il maratoneta” (1976). Del 1976 l’Oscar alla carriera. Olivier muore l’11 luglio 1989 a Steyning (Sussex, Inghilterra).
Il 22 maggio 1907 nasce a Etterbeek (Belgio) il disegnatore Remi Georges, che con lo pseudonimo di Hergé è il “papà” di Tintin, celebre giovane reporter con pantaloni alla zuava e ciuffo dei fumetti. Dopo aver compiuto gli studi, pubblica nel 1924 i suoi primi disegni in “Le boyscout belge” e nel 1926 il suo primo fumetto: “Totor, Chef Patrouille des Hannetons”. Totor può essere considerato il precursore di Tintin, il fumetto a cui è legato il nome di Hergè. Il primo episodio di Tintin, intitolato “Tintin au Pays des Soviets” esce il 10 gennaio 1929, sulle pagine di “Le petit Vingtième”, il supplemento per ragazzi del quotidiano di Bruxelles “Le Vingtième Siècle”. Durante la guerra passa la quotidiano “Le Soir” e cura la riedizione a colori dei primi episodi di Tintin. Nel 1946 l’imprenditore Raymond Leblanc gli affida la direzione del nuovo settimanale a fumetti “Tinitin”, che assieme a “Spirou” domina il panorama del fumetto belga in lingua francese del dopoguerra. Il crescente successo di Tintin, conosciuto e apprezzato anche all’estero, e l’impegno con la rivista obbligano Hergè a circondarsi di collaboratori. Nel 1950 fonda lo Studio Hergè, dal quale negli anni successivi escono diversi talenti: Jaques Martin, Edgar Pierre Jacobs, Jo-El Azara, Roger Laloup e Bob De Moor. I 23 album con le sue storie sono stati tradotti in trenta lingue diverse con una vendita di oltre 70 milioni di copie. Hergé muore il 3 marzo 1983 a Bruxelles (Belgio).
Il 22 maggio 1667 muore a Roma papa Alessandro VII. Fabio Chigi, della celebre famiglia di banchieri nasce il 13 febbraio 1599 a Siena, è di salute cagionevole e subito dopo l’elezione il 7 aprile 1655 si fa costruire una bara che colloca ai piedi del letto. Durante il suo pontificato inizia il periodo dell’egemonia francese, tanto che gran parte della sua attività politica è assorbita dai tentativi di frenare le pretese del cardinale Mazzarino prima e di Luigi XIV poi. Alla sua opera pastorale si deve la conversione al cattolicesimo della regina Cristina di Svezia, figlia di Gustavo Adolfo II. Il pontificato di Alessandro VII è ricordato anche per le grandi opere d’arte che il papa commissiona a Gian Lorenzo Bernini, quali la Cathedra Petri nella Basilica di San Pietro, la Scala Regia in Vaticano e la sistemazione di Piazza san Pietro, terminata nel 1667.
Il 22 maggio 1457 muore a Cascia (Perugia) Santa Rita, la santa dei “casi impossibili” e “avvocata dei casi disperati”. Margherita Lotti, questo il suo vero nome, nasce nel 1831 a Roccaporena (Perugia) da genitori pacieri di Cristo nelle lotte politiche e familiari fra guelfi e ghibellini. A sedici anni Margherita sposa Paolo di Ferdinando Mancini e ha due figli maschi. L’assassinio del marito, vittima dell’odio tra le fazioni, è seguito dalla morte dei figli per malattia. Rita entra nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia, ove vive per quarant’anni: negli ultimi quindici anni porta sulla fronte la stigmata di una delle spine di Cristo. Venerata come santa subito dopo la sua morte, la sua beatificazione è proclamata l’1 ottobre 1627 da papa Urbano VIII. Il culto prosegue ininterrotto per la Santa chiamata “la Rosa di Roccaporena” e il 24 maggio 1900 papa Leone XIII la canonizza solennemente.
Il 21 maggio 2007 muore a Roma il regista Bruno Mattei, mito del cinema trash. Mattei nasce il 30 luglio 1931 a Roma e esordisce come regista nel 1970, dirigendo una cinquantina di film in tutto, la maggior parte dei quali horror di serie B o erotici. Tra i titoli da segnalare, “Virus”, “Terminator 2”, “Zombi 3”, “Rats: notte di terrore” e “L’isola dei morti viventi”.
Il 21 maggio 1957 nasce a Masio (Alesssandria) l’editore Urbano Roberto Cairo, dal 2005 è presidente del Torino football club 1906. Assistente di Silvio Berlusconi presso il gruppo Fininvest, direttore commerciale e vice direttore generale presso Publitalia ’80, amministratore delegato, dal 1991 al 1995 presso Mondadori pubblicità, lascia il gruppo Fininvest e nel dicembre 1995 fonda Cairo Pubblicità srl. Nel gennaio 1996 ottiene dal gruppo Rcs la concessione in esclusiva della vendita di spazi pubblicitari sui periodici Io Donna, Oggi e TV Sette; attualmente le testate in concessione sono: i mensili dell’Editoriale Giorgio Mondatori: Bell’Italia, Bell’Europa, Airone, In Viaggio, Gardenia, Arte e Antiquariato, i mensili For Men Magazine e Natural Style e i settimanali Dipiu e DipiuTv di Cairo Editore e i mensili Prima Comunicazione e Burda. Il 4 marzo 2013, Urbano Cairo acquisisce ufficialmente la tv “La7”. Cairo lancia nel maggio 2016 un’OPAS (offerta pubblica di acquisto e scambio azioni) su RCS MediaGroup e il 3 agosto 2016 diventa presidente e amministratore delegato di RCS MediaGroup.
Il 21 maggio 1917 nasce a New Westminster (British Columbia, Canada) l’attore Raymond William Stacey Burr: dopo alcune prove teatrali, specie nel repertorio shakespeariano e un lavoro di caratterista cinematografico, raggiunge una vasta popolarità interpretando per la televisione una fortunata serie di telefilm dedicata a Perry Mason, l’infallibile avvocato creato da Erle Stanley Gardner e per questa serie vince due Emmy Awards nel 1959 e nel 1961. Raymond Burr ottiene un grande successo anche con un’altra serie, “Ironside”, iniziata poco dopo la chiusura di “Perry Mason”, nel 1967, e continuata fino al 1975. Burr vi interpreta il ruolo del capo investigatore, che nel pilot finisce sulla sedia a rotelle in seguito a una sparatoria. Burr muore il 12 settembre 1993 a Healdsburg (California, Usa) .