150 anni fa muore Massimiliano d’Asburgo, arciduca d’Austria e imperatore del Messico

Il 19 giugno 1867 a Querétaro (Messico) muore Massimiliano d’Asburgo, fucilato dal capo dei repubblicani Benito Juárez. Fratello minore di Francesco Giuseppe I, imperatore d’Austria, Massimiliano nasce il 6 luglio 1832 a Vienna. Ammiraglio della Marina austriaca, dal 1857 al 1859 è governatore del Regno Lombardo – Veneto. Nel 1863 l’imperatore francese Napoleone III gli offre la corona del Messico. Convinti di poter contare sul consenso popolare, Massimiliano e la moglie Carlotta, appoggiati dalle truppe di occupazione francesi, si insediano nel 1864 sul trono del Messico. Le pressioni degli Stati Uniti, impegnati nella guerra di secessione ma contrari alla presenza francese sul suolo americano, portano nel 1866 al ritiro delle forze francesi dal paese; Massimiliano si rifiuta tuttavia di seguirle. Le forze repubblicane, guidate da Benito Juárez, riprendono rapidamente il controllo del Messico. Catturato dai repubblicani a Querétaro nel maggio 1867, Massimiliano è processato davanti alla corte marziale e condannato a morte.

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