Il 13 giugno 1987 un’autobomba esplode nel sotterraneo di un grande magazzino del centro commerciale Hipercor, a Barcellona, provocando ventuno morti e 45 feriti: è l’attentato più sanguinoso della storia del movimento separatista basco Eta (Euzkadi Ta Azkatasuna – Patria basca e libertà). La strage solleverà una ondata di indignazione nel paese e l’Eta tenterà di scaricare parte delle responsabilità sulle forze di polizia che, nonostante l’esplosione fosse stato preannunciata da una telefonata, non erano riuscite a disinnescare l’ordigno e ad evacuare l’edificio.