Il 28 giugno 1797 muore a Milano il filosofo, scrittore, economista Pietro Verri. Verri nasce il 12 dicembre 1728 a Milano primogenito di una famiglia aristocratica, nel 1761 riunisce attorno a sé un gruppo di giovani intellettuali che prende il nome di Società dei Pugni e dà vita, dal 1764 al 1766, al periodico più noto dell’illuminismo italiano, ‘Il Caffè’. Nel 1783 Verri inizia a pubblicare la “Storia di Milano”, dove si ritrova la sua costante critica alle istituzioni che si pongono a difesa dei privilegi nobiliari di fronte all’opera razionalizzatrice dello stato moderno. Ricopre incarichi amministrativi di rilievo nella Lombardia austriaca, distinguendosi per la sua opera di riformatore, ma in seguito abbraccia gli ideali della Rivoluzione francese. Tra i suoi scritti: “Meditazioni sull’economia politica” (1771) e “Osservazioni sulla tortura” (1776).