Il 28 giugno 1927 inizia uno sciopero delle mondariso che coinvolge oltre 10.000 lavoratrici protraendosi fino all’1 luglio. Le scioperanti protestano contro le riduzioni dei salari. La lotta è sostenuta dai comunisti anche attraverso la diffusione di un foglio clandestino, “La Risaia”. Le manifestazioni si concluderanno con la concessione da parte degli agrari di una minore riduzione del salario (dalle annunciate 1,50 lire a 0,60 centesimi).
Mese: Giugno 2017
Il 28 giugno 1867 nasce a Agrigento Luigi Pirandello, uno dei massimi drammaturghi del Novecento. Nel 1901 pubblica il suo primo romanzo, “L’esclusa”, che segna il passaggio dal modello narrativo verista allo stile “umoristico”, cioè a una caratteristica mescolanza di tragico e comico, che da quel momento caratterizza la produzione pirandelliana. Nel 1903 lo scrittore si trova improvvisamente in rovina e con la moglie in preda alla pazzia; risale a quest’epoca la stesura della sua migliore opera narrativa, il romanzo “Il fu Mattia Pascal” (1904). A questo seguono altri romanzi, tra i quali “I vecchi e i giovani” (1913) e “Uno, nessuno e centomila” (1925-1926). Nel 1916 due sue opere teatrali riscuotono molto successo: “Pensaci, Giacomino!” e “Liolà”, seguite da “Così è (se vi pare)” (1917) e “Il giuoco delle parti” (1918). L’anno decisivo per la notorietà pirandelliana è il 1921, quando, per la sua audacia sperimentale, il dramma “Sei personaggi in cerca d’autore” prima viene fischiato a Roma e poco dopo ottiene a Milano un clamoroso successo, seguito dalla tragedia “Enrico IV” (1922), che consacra definitivamente Pirandello fra i massimi drammaturghi mondiali, accanto alla trilogia del “teatro nel teatro”, composta, oltre che dai “Sei personaggi in cerca d’autore”, da “Ciascuno a suo modo” (1924) e da “Questa sera si recita a soggetto” (1930). La produzione novellistica pirandelliana, nucleo generatore dei suoi drammi, è raccolta nelle “Novelle per un anno” (1922-1937). Nel 1934 è insignito del Nobel per la letteratura. Pirandello muore il 10 dicembre 1936 a Roma.
Il 28 giugno 1797 muore a Milano il filosofo, scrittore, economista Pietro Verri. Verri nasce il 12 dicembre 1728 a Milano primogenito di una famiglia aristocratica, nel 1761 riunisce attorno a sé un gruppo di giovani intellettuali che prende il nome di Società dei Pugni e dà vita, dal 1764 al 1766, al periodico più noto dell’illuminismo italiano, ‘Il Caffè’. Nel 1783 Verri inizia a pubblicare la “Storia di Milano”, dove si ritrova la sua costante critica alle istituzioni che si pongono a difesa dei privilegi nobiliari di fronte all’opera razionalizzatrice dello stato moderno. Ricopre incarichi amministrativi di rilievo nella Lombardia austriaca, distinguendosi per la sua opera di riformatore, ma in seguito abbraccia gli ideali della Rivoluzione francese. Tra i suoi scritti: “Meditazioni sull’economia politica” (1771) e “Osservazioni sulla tortura” (1776).
Il 28 giugno 1577 nasce a Siegen (Germania) Pieter Paul Rubens, uno dei più grandi pittori fiamminghi del XVII secolo e uno dei massimi rappresentanti del gusto barocco nell’Europa centrale e settentrionale. La lunga permanenza in Italia (1600-08) con soggiorni a Venezia, Mantova, Roma e Genova, è una tappa fondamentale della vicenda artistica di Rubens per l’esperienza diretta dell’antichità classica, e del classicismo rinascimentale e per la varietà delle esperienze culturali che offre all’artista. Nel 1609, tornato nelle Fiandre, Rubens, che in Italia da’ vita a una delle prime espressioni del barocco, diventa pittore di corte dell’arciduca Alberto, viceré dei Paesi Bassi. Per far fronte alle numerose commissioni crea una grande bottega, che svolge un ruolo fondamentale per la sua produzione ed è frequentata dai più insigni artisti dell’epoca. Convertito al cattolicesimo, molte opere gli vengono commissionate dalla Chiesa fiamminga proprio per le emozionanti interpretazioni che sa dare degli eventi religiosi; gli esempi più significativi sono il “Trittico dell’Erezione della Croce” (1610-1611) e la “Discesa dalla Croce” (1611-1614), entrambi nella Cattedrale di Anversa. Tra il 1622 e il 1630 Rubens svolge numerose missioni diplomatiche. Inviato a Madrid (Spagna) dal viceré dei Paesi Bassi tra il 1628 e il 1629, riceve dal re di Spagna Filippo IV incarichi di corte e diverse commissioni, esercitando, con le sue opere, una forte influenza sul giovane Diego Velázquez. Nell’ultimo decennio della sua vita, trascorso nelle Fiandre, lavora intensamente per gli Asburgo, oltre a ritrarre la famiglia e la campagna fiamminga. Una delle sue ultime opere è il famoso “Giudizio di Paride” (1635-1637 ca., National Gallery, Londra). Rubens muore il 30 maggio 1640 a Anversa (Belgio).
Il 27 giugno 2007 dal palco del Lingotto di Torino, Walter Veltroni lancia la sua candidatura alla guida del Partito democratico. Tra le priorità, ambiente, un nuovo patto tra le generazioni, formazione e sicurezza. In particolare, si proclama personalmente impegnato nella lotta alla precarietà, definita “frontiera del partito democratico”.
Il 27 giugno 1997 dopo tredici anni di restauri riapre a Roma la Galleria Borghese, definita la più bella galleria del mondo. All’anteprima per la stampa, seguita da 57 televisioni di tutto il mondo, fa seguito, il 28 giugno 1997, la riapertura al pubblico. La Galleria Borghese ospita la raccolta d’arte privata più preziosa che esista: 150 capolavori tra tele e sculture, tra cui “L’amor sacro e l’amor profano” di Tiziano e la “Deposizione” di Raffaello, sei tele del Caravaggio e la statua di Paolina Borghese del Canova.
Il 27 giugno 1997 iniziano a Venezia i lavori per la ricostruzione del teatro La Fenice, che dovrebbero terminare entro il 1999. La ricostruzione seguirà le linee del progetto ideato dall’architetto Aldo Rossi, che muore il 4 settembre 1997. Il teatro, vero e proprio gioiello architettonico, viene distrutto in un incendio doloso il 29 gennaio 1996. Riccardo Muti apre la Settimana Inaugurale nel ricostruito Teatro La Fenice il 14 dicembre 2003, con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice. La Fenice subisce un primo incendio il 13 dicembre 1836 , causato probabilmente dal cattivo funzionamento di una stufa, che distrugge la sala teatrale e parte del teatro, che crolla, ma sono risparmiati dal fuoco l’atrio e le sale Apollinee.
Il 27 giugno 1997 viene ufficialmente consegnato a Gottingen (Germania) ad Andrew Wiles, matematico inglese riuscito nella storica impresa, il Premio Wolfshehl destinato a chi sarebbe riuscito a risolvere l’ultimo teorema di Fermat. L’Accademia delle Scienze di Gottinga, dal 1908 responsabile dell’assegnazione del premio e del controllo delle dimostrazioni, dopo due anni di attente e minuziose verifiche del risultato raggiunto da Wiles scioglie ogni riserva. Andrew John Wiles nasce l’11 aprile 1953 a Cambridge (Inghilterra) aveva già tentato di vincere il premio nel 1993, ma era stato individuato un errore nella sua dimostrazione.
Il 27 giugno 1977 nella Città del Vaticano durante un Concistoro, Papa Paolo VI crea cardinale Joseph Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI. Ratzinger nasce il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn (Germania), viene ordinato sacerdote il 29 giungo 1951 insiema suo fratello maggiorte Georg, studia a Monaco (Germania) e insegna teologia a Roma, Münster (Germania), Tubinga (Germania) e Ratisbona (Germania). Dal 1981 è Prefetto della Sacra congregazione per la dottrina della fede. Ha un ruolo di primo piano nella definizione della linea teologica e morale vaticana, caratterizzata da rigorosa intransigenza dottrinale. Studioso di storia del dogma, è noto per l’opera “Das neue Volk Gottes” (1969; Il nuovo popolo di Dio); ricordiamo anche il libro-intervista “Rapporto sulla fede” (1985) e la raccolta di saggi “Chiesa, ecumenismo e politica” (1987). A lui si deve anche la redazione del nuovo Catechismo della Chiesa cattolica, promulgato nel 1992 e inteso a fornire un nuovo strumento alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Nel 2005 è eletto papa; l’anno seguente promulga la sua prima enciclica “Deus caritas est” e compie un viaggio pastorale in Turchia. Nel concistoro ordinario dell’11 febbraio 2013 Papa Benedetto XVI annuncia la sua rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro», con decorrenza della sede vacante dalle ore 20.00 del 28 febbraio 2013.
Il 27 giugno 1977 il territorio francese degli Afar e Issa diventa Repubblica autonoma come Gibuti, che è il nome della città e porto al’estremità meridionale del Mar Rosso, presso lo stretto di Bab el-Mandeb ed è situato nel Corno d’Africa. Gibuti confina con l’Eritrea a nord, l’Etiopia ad ovest e a sud, con la Somalia a sud-est. Il resto dei confini è bagnato dal Mar Rosso e dal Golfo di Aden. Lo Yemen, nella penisola araba, è a soli 20 km dalla costa del Gibuti. Mercato attivissimo, forma un importante scalo per le navi dirette nell’Estremo Oriente e rappresenta il maggiore sbocco al mare da parte dell’Etiopia. Nel 1917 viene ultimata una importante ferrovia di 784 km. che collega Gibuti ad Addis Abeba (Etiopia)