Il 20 giugno 1967 viene condannato a Houston (Texas, Usa) Mohammed Ali ad un’ammenda e a 5 anni di prigione per non avere accettato di partire per il Vietnam. Alla fine dell’aprile 1967 Alì , il pugile Cassius Clay convertitosi all’islamismo, si rifiuta di pronunciare il giuramento di fedeltà presso il Centro di istruzione dell’esercito di Houston. I motivi sono religiosi, ma in quel momento gli Stati Uniti sono impegnati nella guerra del Vietnam, e quindi il campione del mondo di boxe risulta renitente alla leva a tutti gli effetti. Il 28 aprile i vertici della boxe americana gli tolgono quindi tolto la licenza, impedendogli di poter salire su un qualunque ring, e gli revocano il titolo mondiale. Nel 1970 Mohammed Alli sarà riabilitato: la Corte suprema degli Stati uniti cambia la legge sull’obiezione di coscienza apposta per lui e Alì a torna a combattere per il titolo mondiale: il suo avversario è George Foreman. Nel 1981 si ritira con un curriculum di 56 vittorie, 5 sconfitte e 22 titoli mondiali conquistati.
Mese: Giugno 2017
Il 20 giugno 1917 muore a Ridgefield (Connecticut, Usa) il chimico James Mason Crafts, a Parigi collabora per alcuni anni con Charles Friedel, col quale nel 1877 mette a punto ( un metodo generale di alchilazione o acilazione di composti aromatici in presenza di cloruro di alluminio o analoghi catalizzatori acidi (reazione di Friedel-Crafts). Crafts nasce l’8 marzo 1839 a Boston (Massachusetts, Usa), si laurea alla Harvard university di Cambridge (Massachusetts, Usa). In seguito lavora in Germania, in Francia, negli Stati Uniti e in Messico; insegna inoltre alla Cornell University di Ithaca (New York, Usa) e al Mit di Boston.
Il 20 giugno 1947 viene ucciso a Beverly Hills (California, Usa) a casa della sua amante, Virginia Hill, il gangster Benjamin “Bugsy” Siegel. Siegel nasce il 28 febbraio1906 New York (New York,Usa), da adolescente forma una piccola banda dedita al furto d’auto e al gioco d’azzardo. Nel 1926 è arrestato per aver stuprato una donna. Inizia nel 1930 la collaborazione con Lucky Luciano e opera come contrabbandiere a New York, New Jersey e Philadelphia (Pennsylvani, Usa) insieme ad Albert Anastasia. Negli anni ’30 nel deserto del Nevada decide di costruire un hotel-casinò che è il nucleo centrale della futura Las Vegas.
Il 20 giugno 1907 inizia a Portland (Oregon, Usa) il primo Portland Rose festival. La prima sfilata è chiamata il Carnevale di Rose, ma alla fine è conosciuta come la Rose Festival Parade e più tardi la Grand Parade Floreale. La festa del 1907 comprende anche una “parata elettrica” con galleggianti illuminati.
Il 20 giugno 1887 nasce a Hannover (Germania) il pittore e scultore Kurt Schwitters: inizialmente aderisce alla corrente espressionista, in seguito è attratto dalle provocazioni delle avanguardie, in particolare dal gruppo di artisti olandesi che gravita attorno alla rivista ‘De Stijl’, fondata da Theo van Doesburg e di cui fanno parte artisti come Vantongerloo e Piet Mondrian. Nelle sue opere, Schwitters fa grande uso del collage; si ricorda, tra le altre, una grande opera chiamata “Merzbau” (il nome merz – derivato da un ritaglio di giornale – è dato dall’artista a molti lavori): una scultura in continuo allestimento assemblata con materiali eterogenei e realizzata in più versioni nelle differenti abitazioni di Schwitters, a Hannover, in Norvegia e, infine, in Inghilterra. Schwitters muore l’8 gennaio 1948 a Little Langdale (Inghilterra).
Il 20 giugno 1837 alla morte dello zio, re Guglielmo IV, la diciottenne principessa Vittoria, eredita il trono di Inghilterra. Il suo regno durerà più di sessantatré anni ed è ancor oggi il più lungo della corona britannica. Per celebrare l’avvenimento viene emesso il primo francobollo da un Penny con l’immagine della Regina. Oltre ad essere regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, sarà la prima a fregiarsi del titolo di imperatrice d’India. Alexandrina Victoria nasce il 24 maggio 1819 a Londra (Inghilterra) e sposerà Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, dal quale avrà 8 figli. La Regina Vittoria muore il 22 gennaio 1901 sull’Isola di Wight (Inghilterra).
Il 20 giugno 1837 muore a Londra (Inghilterra) Guglielmo IV, re d’Inghilterra, gli succede la nipote Vittoria. Guglielmo nasce il 21 agosto 1765 a Londra e succede al fratello Giorgio IV nel 1830 e regna sette anni, agitati dai fermenti sociali della rivoluzione industriale. Guglielmo trascorre la giovinezza in marina, per cui è soprannominato Sailor William (Guglielmo il marinaio). Convive per 20 anni con l’attrice Jordan (da cui ha dieci figli), ma per ragioni dinastiche sposa nel 1818 la principessa Adelaide di Sassonia Meiningen. Sia pure con qualche esitazione, nel 1832 accetta la riforma elettorale del governo Grey.
Il 20 giugno 1597 muore Willem Barents, tra i più grandi esploratori artici: bloccato dai ghiacci a nord della Novaja Zemlja, insieme al suo equipaggio, è costretto a trascorrere un tremendo inverno a 76° di latitudine nord. Il 13 giugno 1597 i membri della spedizione lasciano l’isola a bordo di due scialuppe, ma Barents muore pochi giorni più tardi. Barents nasce nel 1550 circa a Terschelling (Olanda), scopre l’Isola degli Orsi, le isole Spitzbergen e la Novaja Zemlja. Portano il suo nome il mare di Barents, che egli solca ripetutamente nel corso delle sue spedizioni, e l’isola di Barents, nell’arcipelago delle Svalbard, nel mar Glaciale Artico.
Il 19 giugno 2007 a Kabul (Afghanistan) l’operatore di Emergency, Ramatullah Hanefi, detenuto nelle carceri afgane dal 20 marzo, è libero. L’afgano, uno dei mediatori della liberazione Daniele Mastrogiacomo, era stato arrestato dalla polizia afghana con l’accusa di complicità con i talebani nel rapimento del giornalista di La Repubblica, del suo autista e dell’interprete.
Il 13 giugno 1987 un’autobomba esplode nel sotterraneo di un grande magazzino del centro commerciale Hipercor, a Barcellona, provocando ventuno morti e 45 feriti: è l’attentato più sanguinoso della storia del movimento separatista basco Eta (Euzkadi Ta Azkatasuna – Patria basca e libertà). La strage solleverà una ondata di indignazione nel paese e l’Eta tenterà di scaricare parte delle responsabilità sulle forze di polizia che, nonostante l’esplosione fosse stato preannunciata da una telefonata, non erano riuscite a disinnescare l’ordigno e ad evacuare l’edificio.