L’1 luglio 1997 l’ex leader di Autonomia Operaia, Toni Negri, che vive dal 1983 a Parigi (Francia), decide di far rientro in Italia con l’intenzione di scontare la condanna inflitta per associazione sovversiva. Appena giunto all’aeroporto di Fiumicino (Roma), Negri è prelevato da alcuni agenti della Digos e condotto nel carcere di Rebibbia. Negri nasce l’1 agosto 1933 a Padova, docente all’Università della sua città, Negri è arrestato il 7 aprile 1979 con le accuse di associazione sovversiva e banda armata, nell’ambito dell’inchiesta su Autonomia Operaia. Eletto deputato nel 1983 nelle liste del Partito radicale, esce dal carcere grazie all’immunità parlamentare e non appena la Camera concede l’autorizzazione all’arresto fugge dall’Italia e si trasferisce a Parigi, dove insegna alla Sorbona. Finisce di scontare la pena, (sotto forma di carcere domiciliare nella sua casa di Trastevere) nella primavera del 2003.