Il 14 luglio 1997 il Tribunale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia condanna a L’Aja (Olanda) il serbo- bosniaco Dusan Tadic a 20 anni di reclusione. E’ la prima volta dai tempi di Norimberga (Germania) che si istruisce un processo per crimini di guerra e contro l’umanità. Arrestato a Karlsruhe (Germania) nel febbraio 1994, Tadic dirigeva i lager nella regione di Prijedor ed è accusato di genocidio, omicidi, mutilazioni, violenze carnali, pestaggi e deportazioni di massa nel quadro del programma di “pulizia etnica”.