Il 22 luglio 1997 la Germania è il primo stato, insieme all’Italia, a disciplinare la firma digitale con una legge (Signaturgesetz) a cui farà seguito un decreto del governo federale per la disciplina specifica dei certificati e dei soggetti certificatori. La legge tedesca adotta il sistema di crittografia a chiavi pubbliche e prevede l’istituzione di soggetti terzi che garantiscano il destinatario circa l’identità del soggetto che ha apposto la firma. Lo scopo di questa legge è quello di stabilire le condizioni generali in presenza delle quali la firma si può considerare sicura; non disciplina invece il problema della validità giuridica della firma digitale, alla quale restano applicabili le norme di diritto sostanziale e processuale in materia di documento e di prova.