Il 29 luglio 1887 muore a Stradella(Pavia) Agostino Depretis, inventa la politica del “trasformismo”. Depretis nasce il 31 gennaio 1813 a Mezzana Corti Bottarone (Pavia), mazziniano in gioventù, nel 1848 è eletto deputato al parlamento subalpino, dove siede all’opposizione. Avversario di Cavour, è prodittatore della Sicilia nel 1860. Ministro con Rattazzi (1862) e con Ricasoli (1866-1867), è capo della Sinistra parlamentare nel 1873. Con l’appoggio di elementi del centro e della destra, il 18 marzo 1876 sconfigge il governo Minghetti grazie alla “rivoluzione parlamentare” che porta al potere la sinistra. In seguito è quasi ininterrottamente presidente del consiglio, capeggiando 11 governi, sino alla morte. Fin dall’ottobre 1876 Depretis manifesta l’intenzione di favorire la “trasformazione dei partiti”, il tratto caratteristico di tutta la sua azione di governo, fortemente avversato dalla sinistra intransigente. Sotto il suo governo è varata la legge Coppino (1877) sull’istruzione elementare obbligatoria; sono aboliti la tassa sul macinato e il corso forzoso della lira (1881-82); è approvata una riforma elettorale che quadruplica il numero degli aventi diritto al voto (1882). Il deciso incremento dei lavori pubblici (strade e ferrovie ), però, è spesso caratterizzato da sprechi e corruzione.