Il 18 agosto 1977 a Grahamstown (Repubblica Sudafricana) Stephen Biko, leader della lotta anti-apartheid, è arrestato e sottoposto a brutali percosse dalla polizia. Privato di assistenza medica, morirà per emorragia cerebrale il 12 settembre a Pretoria (Repubblica Sudafricana). Violente le proteste interne e le pressioni dell’opinione pubblica internazionale che faranno seguito al suo assassinio. La polizia sosterrà per vent’anni la tesi della morte a seguito di sciopero della fame, ma nel gennaio del 1997 la verità emergerà grazie alla confessione dei cinque agenti della polizia responsabili della sua uccisione.