70 anni fa muore il giornalista Luigi Barzini, uno dei padri del giornalismo moderno

Il 6 settembre 1947 muore a Milano il giornalista Luigi Barzini: tra i primi corrispondenti dall’estero della storia del giornalismo italiano, inaugura un nuovo stile, a metà tra cronaca e narrativa. Barzini nasce il 7 febbraio 1874 a Orvieto (Terni) e per il ‘Corriere della Sera’ scrive reportage di guerra dal fronte russo-giapponese (1904-1905) e dalla Libia (1912). Le sue corrispondenze di viaggio (Dall’interno del Marocco, 1906) e soprattutto le cronache del raid automobilistico Pechino-Parigi (1907), che ispirano il libro “La metà del mondo vista da un’automobile” (1908), rendono popolare il suo stile diretto e colorito. Nel 1922 si trasferisce a New York (New York, Usa), dove fonda il giornale ‘Corriere d’America’. Dopo il rientro in Italia è direttore del ‘Mattino’ di Napoli, collaboratore del ‘Popolo d’Italia’ e senatore del Regno (1934). Corrispondente dalla Russia durante la seconda guerra mondiale, è presidente dell’agenzia di stampa Stefani durante la Repubblica di Salò.

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