Il 10 settembre 1827 muore per idropisia nel sobborgo londinese di Turnham Green (Inghilterra) Niccolò Ugo Foscolo ed è sepolto nel vicino cimitero di Chiswick. Solamente, dopo l’unità d’Italia, nel 1871, le spoglie saranno collocate a Firenze, nella chiesa di Santa Croce. Foscolo nasce il 6 febbraio 1778 a Zante, una delle isole Ionie allora appartenente alla Repubblica Veneta (attualmente Grecia),, studia a Venezia e, nel 1797, si arruola nell’esercito napoleonico. Deluso da Napoleone, che consegna Venezia all’Austria (1797), si trasferisce a Milano (poi a Firenze), entra in contatto con i principali letterati dell’epoca (Parini e Monti) e vive anni di grandi passioni e di intensa attività creativa. Dopo la sconfitta di Napoleone e la restaurazione austriaca fugge in esilio in Inghilterra (1816), dove conduce una vita segnata dalle difficoltà economiche. Tra le sue opere maggiori’ “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, romanzo che testimonia il travaglio letterario e politico di una cultura italiana sostanzialmente delusa dai nuovi principi rivoluzionari. I “Sonetti” (1803) e il carme “Dei sepolcri” (1806-07) impongono un neoclassicismo eroico e prerisorgimentale. Uno dei capolavori di Foscolo è il poema incompiuto in tre inni, “Le Grazie”, che celebra in una mitica Grecia la poesia come supremo ideale di bellezza.