Il 14 settembre 1917 nasce a Innsbruck (Austria) l’architetto e designer Ettore Sottsass jr. Laureato al Politecnico di Torino nel 1939, esordisce a Milano nel 1947. Alla fine degli anni Cinquanta inizia una fortunata collaborazione con Olivetti, per cui disegna il primo calcolatore elettronico italiano, l’Elea 9003 (1959), e macchine per scrivere, tra le quali Praxis (1964) e la portatile Valentina (1969), di colore rosso fiammante, oggi esposta al MoMa di New York. Esponente di punta del “controdesign”, Sottsass presenta nel 1972 al MoMA,, in occasione della mostra “Italy, the New Domestic Landscape”, un progetto prodotto da Kartell, azienda specializzata nell’utilizzo di materie plastiche nell’architettura d’interni. Dà vita ad arredi dai materiali insoliti e dalle forme originali, come il tavolino “Strutture che tremano” (1979). Per due volte, nel 1970 e nel 1995, Sottsass vince il Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento italiano ai più creativi interpreti del design industriale. Sottsass muore il 31 dicembre 2007 a Milano.