Il 14 settembre 1927 muore a Nizza (Francia) la grande ballerina Isadora Duncan, strangolata dalla sua lunga sciarpa impigliatasi nelle ruote della sua auto. Angela Isadora Duncan nasce il 26 maggio 1877 a San Francisco (California, Usa), è applauditissima interprete e ispiratrice con le sue teorie (basic dance, center of movement, first movement, sequential movement) della nuova tendenza della danza libera. Rifiutando canoni e forme della danza accademica, drappeggiata in tuniche severe, a piedi nudi e senza apporti scenografici, esprime un tipo di danza concepita in movenze “secondo natura” e in ritmi dettati da moti naturali quali il flusso delle onde marine e il respiro dell’uomo: il danzatore scopre nel proprio intimo movenze e gesti che l’uomo compirebbe nei momenti di terrore, d’ira, di dolore, ecc., se non trovasse l’impedimento della “repressione sociale”. Influisce ampiamente sull’evoluzione del balletto (Fokin, Nijinskij); legata a Gordon Craig e al poeta russo Sergej Esenin (da lei sposato), conduce in America, in Europa e in Russia una straordinaria e avventurosa esistenza.