Il 15 settembre 1937 nasce a Palermo don Giuseppe “Pino” Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia nella stessa borgata natale, il Brancaccio, nel 1993. Di famiglia povera, entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953. Ordinato sacerdote nel 1960, si interessa delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Nel 1970 è parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo – segnato da una sanguinosa faida – dove rimane fino al 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie. Nel 1990 è nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio. Il 29 gennaio 1993 inaugura a Brancaccio il centro “Padre Nostro”, che diventa il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. La sua attenzione si rivolge al recupero degli adolescenti già reclutati dalla criminalità mafiosa, riaffermando nel quartiere una cultura della legalità. Questa sua attività pastorale – come e` ricostruito dalle inchieste giudiziarie – costituisce il movente dell’omicidio, avvenuto a Palermo il giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre 1993. A partire dal 1994 l’anniversario dell’assassinio di don Puglisi segna l’apertura dell’anno pastorale della diocesi di Palermo. La causa per il riconoscimento del martirio è aperta il 15 settembre 1999 – a sei anni dalla morte – per volontà del cardinale di Palermo, Salvatore De Giorgi. Don Puglisi è beatificato il 25 maggio 2013 da Papa Francesco.