Il 16 settembre 1977 a Zurigo (Svizzera) il medico tedesco Andreas Grüntzig gonfia, per la prima volta, un palloncino in un’arteria coronarica con stenosi, effettuando la prima angioplastica coronarica al mondo e inaugurando, di fatto, la nuova era della cardiologia interventistica. Le polemiche per la nuova tecnica, al tempo ritenuta rischiosa, sono roventi e Grüntzig deve portare avanti da solo la propria battaglia, senza il consenso e il supporto della comunità scientifica. La produzione dei dispositivi da parte della società svizzera Hugo Schneider prosegue a rilento e su basi decisamente artigianali, con una produzione iniziale di 5 palloncini alla settimana. Ma l’efficacia della procedura è fuori discussione e l’evoluzione inarrestabile; nel 1980 le angioplastiche coronariche nel mondo sono circa 1000; nel 1999 la statunitense Boston Scientific acquisisce l’azienda svizzera (divenuta nel frattempo Schneider Medintag), favorendo lo sviluppo della procedura su larga scala e a livello internazionale. L’intervento di angioplastica coronarica viene effettuato per dilatare un’arteria ostruita attraverso l’inserimento di un sottile catetere dotato di “palloncino”. E’ una procedura non invasiva, la cui sicurezza ed efficacia sono unanimemente riconosciute e che è ormai entrata nella pratica clinica quotidiana. Andreas Roland Grüntzig nasce il 25 giugno 1939 a Dresda (Germania) e si laurea in medicina l’8 aprile 1964 a Heidelberg (Germania). Grüntzig muore in un incidente aereo – da lui pilotato – il 27 ottobre 1985 a Forsyth (Georgia, Usa).