Il 20 settembre 1917 nasce a La Coruna (Spagna) l’attore Fernando Casado Arambillet noto con il nome d’arte di Fernando Rey: nel 1961 si fa conoscere al grande pubblico con la sua interpretazione del sofisticato ma dissoluto aristocratico Don Jaime in “Viridiana” di Luis Buñuel. Il successo critico riscosso da Rey induce il grande regista aragonese ad affidargli ruoli analoghi in alcuni dei suoi film successivi, inaugurando così un rapporto di reciproca fiducia e amicizia che si consolida con i film “Tristana” (1970), “Il fascino discreto della borghesia” (1972) e “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1977). Nel 1977 Rey si aggiudica la Palma d’Oro al Festival di Cannes come miglior attore protagonista in “Elisa, vida mia” di Carlos Saura. Gran parte della sua popolarità si deve tuttavia al personaggio di Alain Charnier, l’inafferrabile e raffinato trafficante internazionale di droga di “Il braccio violento della legge” (1971) di William Friedkin e di “Il braccio violento della legge n. 2” (1975) di John Frankenheimer. Tra le altre partecipazioni di prestigio dell’attore spagnolo, ricordiamo quelle a “Quintet” (1978) di Robert Altman, “Il colpo” (1984) di Stephen Frears e “1492 – La conquista del Paradiso” (1992) di Ridley Scott. Rey muore il 9 marzo 1994 a Madrid (Spagna).