Il 5 ottobre 1947 muore a Roma Giuseppe Emanuele Modigliani, antifascista e membro della Assemblea costituente. Modigliani nasce il 28 ottobre 1872 a Livorno, esponente socialista e brillante avvocato, è deputato dal 1913 al 1924. Contrario all’intervento nella I guerra mondiale, dal 5 all’8 settembre 1915 partecipa alla Conferenza internazionale dei partiti socialisti di Zimmerwald (Svizzera) e difende di fronte al tribunale militare gli imputati per i moti torinesi del 1917. Nel 1922 Modigliani aderisce alla scissione riformista fondando con Treves e Turati il Partito socialista unitario (Psu) e il 3 febbraio 1923 viene aggredito e malmenato dai fascisti nel tribunale di Livorno. Dopo aver sostenuto la parte civile nel processo per l’assassinio di Matteotti, è costretto a emigrare e si rifugia in Francia. Rientrato in Italia dopo la guerra, con la salute assai compromessa, è membro della Consulta nazionale e della Assemblea Costituente. L’11 gennaio 1947 partecipa alla scissione di Palazzo Barberini divenendo presidente del PSLI (divenuto poi PSDI).